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La Bortone stramazza in studio per le rivelazioni su Gino Paoli: “il gelo in una stanza”

Adriano Aragozzini, ospite della giornalista Serena Bortone nella trasmissione Oggi è un altro giorno, ne ha combinata una delle sue. Memoria storica di decenni di musica italiana, il discografico ed ex patron di Sanremo, ha rivelato alcuni dettagli piuttosto imbarazzanti, provocando la reazione della presentatrice.

La Bortone stramazza in studio per le rivelazioni su Gino Paoli: “il gelo in una stanza”

In una lunga serie di ricordi personali, dall’alto della sua esperienza di cinque festival, il terribile Aragozzini è scivolato incurante su una gaffe che definire epica è dir poco, raccontando del suo primo incontro con uno dei suoi grandi amici, il grande Gino Paoli.

Attività manuali solitarie… prima di cantare

L’amicizia tra i due iniziò agli albori degli anni ’60. Ma il primissimo incontro, in realtà, avvenne qualche tempo prima, quando Aragozzini faceva il giornalista. “Scrivevo su Oggi e il direttore diede incarico di fare intervista a una giornalista, oltretutto famosissima oggi in politica. I nomi? Non si fanno e adesso ti spiego il perché”, si affretta a puntualizzare Aragozzini. Il motivo è presto detto. “Lei per fare questa intervista ci mise un mese e mezzo, due mesi perché aveva delle difficoltà. Va a farla, non aveva l’idea di come fosse Gino Paoli all’epoca e gli chiese: ‘Scusi, ma lei prima di cantare cosa fa?”. Errore clamoroso, perché Gino le rispose: ‘Io prima di cantare, mi faccio una sega’. Lei gli diede del maleducato, del cafone e se ne andò via senza terminare l’intervista”.

A quel punto la Bortone ammutolisce e, per qualche istante, nello studio Rai cala il gelo più totale. Orde di pinguini invadono il set mentre un orso bianco prende possesso di una telecamera! Scherzi a parte… incurante dello scivolone clamoroso, Aragozzini prosegue imperterrito il racconto: “La risposta di Paoli divenne storica e poco dopo il direttore mi dette l’incarico di fare l’intervista a Paoli. Cosa che feci grazie a Nanni Ricordi. La prima domanda che feci a Paoli fu la stessa dell’altra giornalista: Gino si mise a ridere con le lacrime agli occhi e nacque un’amicizia che dura ancora oggi”.

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