Home Celebs Instagram Lucarelli nel mirino dell’OdG, non è una giornalista

Lucarelli nel mirino dell’OdG, non è una giornalista

Da qualche settimana, girano voci sui corsi di giornalismo di Selvaggia Lucarelli che si è lanciata verso la carriera di insegnante.

SELVAGGIA LUCARELLI NEL MIRINO I SUOI NON SONO CORSI DI GIORNALISMO MA DI COMUNICAZIONE

L’Ordine dei Giornalisti di Milano conferma. Selvaggia Lucarelli non è una giornalista e i suoi non sono corsi di giornalismo. Si può dire che propone seminari di giornalismo ad aspiranti scribacchini, vendendo la sua sapienza per il comodo prezzo di 150 euro a persona. Quello che questi poveri ragazzi non sanno è che li aspetta un’imminente “truffa”. Ebbene sì, quel corso non gli servirà a nulla se non a imparare a commentare con arroganza e cinismo le notizie degli altri. O forse per imparare a fare i giurati a Ballando con le Stelle! La cara Lucarelli però non ha perso l’occasione per ribattere contro questa dura verità, citando l’art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. 

E fin qui tutto bene. Ma è proprio così? È ovvio che la signora in questione possa manifestare liberamente il suo pensiero e decidere di vendere caramelle così come corsi di giornalismo. Quello che non è ovvio è che possa spacciarsi come professionista dedita a insegnare ad altri un mestiere, quando lei per prima dovrebbe fare un corso per diventare giornalista. In questo caso si potrebbe parlare di reato di esercizio abusivo della professione giornalistica.

A meno che la Lucarelli non prenda in considerazione di cambiare il nome del corso in CORSO DI COMUNICAZIONE, sottolineando che il suo corso ha valore così come una chiacchierata al bar con un’opinionista del gossip (tema che le sta molto a cuore). Ma dopo le nostre segnalazioni online, l’OdG ci conferma che abbiamo ragione. 

L’Ordine dei Giornalisti dice

Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Riccardo Sorrentino, da noi intervistato, ha confermato che non si può parlare di giornalismo in quanto lei non ha alcuna facoltà di proporsi come giornalista (né professionista, né pubblicista) data la sua mancata iscrizione all’Ordine. Questi corsi non possono dare accesso alla professione né essere spacciati per tali. Sono semplici corsi di comunicazione. STOP. E con il giornalismo non hanno nulla a che fare. 

L’avvocato dice

Chiedendo un parere legale, l’avvocato Ivano Chiesa ci ha spiegato in cosa consiste il reato abusivo di professione. L’articolo 348 del Codice Penale punisce con la reclusione da 6 mesi a 3 anni chi eserciti abusivamente una professione per la quale è richiesta una particolare abilitazione. Anche esercitare la professione di giornalista con mancata iscrizione all’albo dei giornalisti costituisce un reato di esercizio abusivo della professione. Se non sei mai stato iscritto o se sei stato iscritto (e ora non lo sei più) non puoi vendere CORSI DI GIORNALISMO. Perché tu non sei tale…

La Corte di Cassazione dice

La Corte di Cassazione con sentenza 41765, condanna chiunque eserciti la professione di giornalista senza essere iscritto all’ordine o diffonde notizie attraverso reti non registrate. E nel 2014 si espresse direttamente anche l’Ordine dei Giornalisti rimarcando l’articolo 348 del Codice Penale in materia di esercizio abusivo della professione che recita: “Chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a 2 anni e con la multa da 10.000 euro a 50.000 euro. La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle attrezzature e degli strumenti utilizzati”. Insomma, la legge sulla stampa è chiara e dunque soltanto chi è munito di tesserino può fare informazione.

Cara Lucarelli, non ti conviene cambiare il nome del tuo corso? I corsi di comunicazione della Lucarelli, oppure corsi per prezzemolini televisivi o, ancora, corsi per giurati a vita di Ballando. Così da essere più chiara su cosa vendi e sull’offerta formativa e sugli sbocchi lavorativi che non sei in grado di dare? Siamo consapevoli che insegnare non significhi esercitare la professione. Ma non sarebbe meglio lasciare i corsi di giornalismo a chi sa fare quel mestiere?  

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