Home CRONACA Celebs Nikita dove sei? Ecco cosa c’è dietro il suo reel

Nikita dove sei? Ecco cosa c’è dietro il suo reel

Nikita dove sei? Ecco cosa c'è dietro il suo reel

Nikita dove sei? Ecco cosa c’è dietro il suo reel. Nikita sabato ha fatto un reel in cui parla del suo corso motivazionale, dei problemi e delle polemiche che ci sono state. Affermando di aver avuto problemi con chi le ha gestito la comunicazione, di essersi affidata a persone sbagliate. Ma a chi si stava riferendo? Abbiamo sentito la diretta interessata, Gemma Lenoci, proprietaria dell’agenzia Unlike con sede a Dubai.

Nikita dove sei? Ecco cosa c’è dietro il suo reel

L’intervista

Gemma, quando è iniziato il tuo rapporto di collaborazione con Nikita? È lei che ti ha contattato e per che cosa?

Mi ha contattata lei a luglio su WhatsApp, mandandomi un audio in cui mi diceva di essersi trovata male con alcune agenzie che l’avevano seguita. Mi ha detto che, sapendo che avevo un’agenzia di marketing, voleva chiedermi supporto per alcune cose. Argomenti che non riguardavano solo la parte della gestione del brand ma anche il lancio di questo corso. Che si sarebbe svolto a settembre, per cui la data del lancio era già stata stabilita. Il corso che ha lanciato Nikita è un percorso online di cinque lezioni, video registrato, ed era già pronto da un anno. Da parte mia c’è stata massima apertura, dicendole, tra l’altro, che avevo una sezione dell’agenzia che si occupa proprio di lanci.

Che cosa le hai proposto?

Le ho detto che noi lavoriamo sulla parte strategica del lancio, includendo ovviamente tutta la parte di comunicazione social. Abbiamo lavorato insieme circa un mese e mezzo. Noi sul prodotto non ci abbiamo messo mano, perché era il suo e perché non era minimamente di mia competenza. Quello su cui ci siamo focalizzati era capire quale fosse la strategia migliore. L’abbiamo consigliata di cercare di fare più contenuti mirati su questo tema, perché il suo posizionamento non era corretto. Era vista come la vincitrice del Grande Fratello, che vede gli angeli, che fa la canzone mojito. Visto che spingeva tanto con questa canzone, le abbiamo detto di sganciarsi un po’ e di creare una figura più professionale. In modo tale che, al momento del lancio, risultasse più credibile.

Scelte strategiche sbagliate

Lei ha sempre ascoltato i vostri consigli?

Ti faccio un esempio. Lei ha voluto fare questo reel con i palloncini che volano, cosa che noi, come agenzia di comunicazione, le abbiamo fortemente sconsigliato. In funzione del suo seguito di persone attente a temi come quello dell’inquinamento. Le abbiamo detto che molto probabilmente l’avrebbero attaccata.

E lei cosa vi ha risposto?

Non mi interessa, perché vi ho donato già 500.000 € al mare e quindi ha fatto di testa sua. Ci sono state tante volte in cui le abbiamo dato dei consigli senza essere stati poi ascoltati. 

Sui contenuti avevate autonomia o tutto doveva essere prima approvato da lei? Io ho visto degli screen in cui voi prima di uscire con qualsiasi cosa le chiedevate conferma, mi sbaglio?

Nulla è mai stato pubblicato da noi senza la sua autorizzazione, revisione e modifica. Quindi lei ci ha sempre messo mano e l’ultima parola è al cliente. Noi da fine luglio abbiamo cominciato a gestire le storie, introducendo contenuti più motivazionali, perché c’era bisogno di introdurre questi temi nel momento in cui vuoi lanciare un percorso motivazionale. Forse però un mese e mezzo non bastava… per questo aspetto ci sono delle ragazze che si occupano proprio di questo e che ci si dedicavano.

ùLe abbiamo anche gestito il profilo brand parallelamente. Avendo le più volte fatto presente che lei aveva un problema di posizionamento, le abbiamo fatto tutta una strategia di TikTok, di contenuti video, che però lei non ha assolutamente fatto. Un’altra cosa importante, anche se non era di nostra competenza, ci siamo voluti accertare che il contenuto che stavamo promuovendo non fosse di natura psicologica, cosa che ha fatto controllare anche al suo legale. 

Che cosa è andato storto

Quindi secondo te qual è stato il problema?

Il suo posizionamento e la credibilità della figura. Noi volutamente non abbiamo utilizzato termini psicologici, come la parola “apatia” che ha pronunciato invece lei nelle sue storie. L’unica volta in cui ha proprio fatto riferimento in modo esplicito a questi temi è stato quando ha detto “come io non sono ricaduta in depressione”, questo è l’unico che ho letto che è stato frainteso, anche se li parlava della sua esperienza personale. 

Sì, però la sua comunicazione è stata ambigua, perché se una persona in difficoltà, disperata, che la segue, legge che lei è uscita dalla depressione e che spiega in che modo, non mi sembra minimamente corretto

Sì, ma questo è perché lei è posizionata male, perché se lei fosse già mental coach da due anni a parer mio nessuno le avrebbe detto niente. Solo che il giorno prima faceva la canzone mojito, parlava degli unicorni e poi ha voluto lanciare questo corso

Sarebbe da rivedere anche il concetto di mental coach, ma lasciamo stare… allora se non è neanche questo che cos’è lei?

Lei si definisce un’influencer motivazionale, cosa che ha deciso in autonomia.

Una questione di soldi

Per quanto riguarda invece il compenso che lei chiede, se è tanto vicina ai problemi delle persone, a che titolo lo chiede e soprattutto perché?

È stata molto criticata per questo e in più ho un suo messaggio che dice “Se pensano sia gratis, che restino su Shien”. I primi haters già cominciavano a parlare ancora prima del lancio, noi le abbiamo dato dei consigli e lei rispondeva “ma sì non fa niente che parlino, meglio così”. Abbiamo proseguito e l’avevamo anche avvertita del fatto che ci sarebbero stati sicuramente dei problemi a livello mediatico, ma, seguendo le sue indicazioni, abbiamo proseguito con il lancio.

E lei come si dimostrava in quella fase?

Lei era contentissima fino al giorno prima. Poi scoppia questo casino e lei ovviamente va in crisi. In quel momento noi, come agenzia di comunicazione, le abbiamo dato dei consigli, dicendo di rispondere all’opinione pubblica e di spiegare che il suo intento non era quello di sostituirsi a una figura medica o alla figura di una psicologa. Le abbiamo detto che si doveva far valere, spiegando il suo progetto. Tutto questo lei non l’ha fatto ed è sparita, anche Fanpage le aveva dato diritto di replica ma lei non lo ha accettato. Sparisce per un giorno intero e ricompare accusandomi di averle cambiato tutte le password, tra cui quella del brand è quella della piattaforma su cui abbiamo introdotto il percorso. 

Ma chi è che ha cambiato queste password?

Non noi sicuramente, anche perché te ne ho dato la prova. Tra l’altro magicamente i suoi profili contemporaneamente vengono hackerati e le ho detto che mi sembrava tutto molto strano, dato che non la sentivo neanche così preoccupata. Da li ho capito che c’era qualcosa sotto e infatti ho le prove del fatto che è stata lei a cambiarle. Non so perché abbia tentato di sabotare tutto, ma sicuramente un’idea me la sono fatta…

La verità, tutta la verità

Ora però, proprio sabato, Nikita ha fatto un reel in cui fa palesemente riferimento a chi si è occupato della sua comunicazione? È per questo che hai deciso di parlare?

Non ha fatto palesemente riferimento a noi, nel senso che non ha fatto il nostro nome, ma dopo il reel molti giornalisti mi hanno contattato, per cui mi sembra doveroso rispondere, dato che la colpa è stata data a noi ingiustamente, per tutti i motivi che ti ho già citato. Non mi va neanche di “fargliela passare liscia” perché si è comportata in modo molto irrispettoso con noi, sia non ascoltandoci, sia dandoci la colpa, ad esempio nelle storie che ha messo, di aver dovuto cambiare anche le parole che appaiono nella landing page del corso. La landing page non solo l’abbiamo fatta insieme, ma le abbiamo consigliato più e più volte di farla visionare anche al legale. Mi sembra molto ingiusto, anche perché tutti sanno che ci siamo noi dietro, perché lei aveva sul suo profilo la mail che rimanda alla nostra agenzia.

Accordi verbali e scritti

So che il contratto tra di voi non è stato firmato, come mai? Ti sei fidata sulla parola mentre il suo avvocato lo visionava e fondamentalmente hai lavorato per metà gratis?

Tanto per cominciare però gli accordi verbali e scritti valgono a livello legale. Poi io faccio sempre il contratto, motivo per cui gliel’ho sottoposto verso la fine di agosto, quando ci stavamo avvicinando al lancio. Ho parlato con il suo avvocato, con il quale mi scambiavo le bozze per sistemarlo, anche perché nel contratto non c’era solo la questione del lancio, ma anche la questione del suo brand. Ora però è sparito anche l’avvocato. Per quanto riguarda il pagamento ha pagato fino al lancio, mancherebbero da saldare gli accordi che avevamo preso per il post lancio e allo stato attuale delle cose questa parte non è stata saldata.

Cosa pensi succederà ora?

Sono spariti tutti, per cui non penso che voglia procedere. Mi aveva detto che mi avrebbe chiamato oggi, che ci saremmo sentite, ma io ho provato a chiamarla più e più volte senza alcun risultato, dicendo che comunque la situazione era urgente, che aveva cambiato tutte le password, ma da parte di nessuno ho ricevuto risposta

Articolo precedenteBalla coi… coltelli! Britney Spears pericolosa, al confronto Kevin Costner era un pivello (VIDEO)
Articolo successivoFedez nuova perdita di sangue e nuova trasfusione

1 commento