Orrori da mangiare: un gelato di plastica! Immaginate di gustare un delizioso semifreddo alla vaniglia, ma con una particolarità fondamentale: è stato creato con la plastica riciclata. Questa incredibile iniziativa è stata ideata dall’ingegnosa mente della designer italiana, Eleonora Ortolani, che attualmente risiede a Londra.
Orrori da mangiare
Immaginate di poter gustare un delizioso gelato alla vaniglia non solo come una prelibatezza per il palato, ma anche come un’innovazione ecologica che contribuisce a ridurre l’inquinamento causato dalla plastica. Il suo progetto rivoluzionario, noto come Guilty Flavours (Sapori Colpevoli), sta guadagnando slancio mentre lavora instancabilmente per trasformare il polietilene tereftalato (Pet), un materiale plastico comune, in vanillina completamente commestibile.
Una sfida riuscita
La sfida di Ortolani consiste nel trovare soluzioni creative per ridurre il consumo e lo smaltimento dei rifiuti di plastica. Al momento, il gelato ottenuto da questo processo innovativo è tenuto sotto chiave in un freezer, lontano dalla portata delle persone, ma il suo obiettivo è molto più grande: stimolare un dibattito globale sul futuro del cibo e l’inquinamento legato alla plastica. Il cuore del progetto coinvolge l’uso di batteri ed enzimi intelligenti che lavorano in sinergia per trasformare il Pet in una forma pura di vanillina, che può essere utilizzata per creare il gelato del futuro.
Un progetto ambizioso
Questo ambizioso progetto non solo solleva domande fondamentali sulla sostenibilità alimentare, ma pone anche le basi per una rivoluzione nel settore alimentare. Immaginate un mondo in cui non solo gustiamo deliziosi gelati alla vaniglia, ma lo facciamo anche senza causare danni all’ambiente. L’iniziativa di Ortolani è un passo significativo verso un futuro più sostenibile e ci invita a riflettere sul nostro rapporto con i materiali