Va a picco la tv morale che non piace alla gente. Piersilvio ci ha provato dettando le regole e cacciando a pedate Barbara D’Urso, Belen e Ilary Blasi… La Rai ha fatto la sua rivoluzione nera riportando in auge personaggi alla Pino Insegno che erano chiusi in un cassetto a far la muffa da decenni. In entrambi i casi i risultati sono disarmanti. Percentuali di share da elenco telefonico, crolli d’ascolti, conduttori sull’orlo di una crisi di nervi. Perché possiamo fare tutti i giri di parole che vogliamo, all’Italietta caciarona e populista, ai seguaci dei Vannacci di turno, ai rivoluzionari da sagra paesana piace il trash. Adorano le urla, le liti. Probabilmente andrebbero in brodo di giuggiole se si ripristinassero i giochi del circo. Ma non quelli con i clown tristi e gli acrobati. Proprio i ludi circensi con i gladiatori. Panem et circenses, uno spuzzo di sangue qua, un morso al panino con la porchetta là.
Uno come Signorini è il re del trash
Che ci fa Signorini in una Mediaset ripulita? A chi piace il Grande Fratello in versione convento? Stiamo parlando di una trasmissione che è l’apoteosi del trash, che ha i suoi picchi di audience quando Cecilia Rodriguez si nasconde nell’armadio per lavorarsi in tranquillità il suo Gnacio. E che tocca le sue vette di sublime con le docce di Marina La Rosa, o quando il rimpianto Taricone costruisce una canadese dietro il divano per timbrarsi la bagnina dell’Iseo. E vogliamo moralizzare questa trasmissione, detrashizzarla? Davvero speriamo che la folla degli televisionati si sciolga davanti al “volemose bene” del nuovo corso?
Myrta come Barbara
Di fronte alle puntate di Pomeriggio 5, poi, ci coglie la domanda spontanea. Ma davvero Myrta è così diversa, così migliore, così ripulita rispetto alla Barbarella nazionale? è vero, la D’Urso si rotolava nel trash come un maialino nel fango. Era una vera e propria professionista del popolare, capace di andare dietro alle tendenze più becere del pubblico: preghierine, faccette, occhioni stralunati al cielo in perenne estasi… Sesso, sangue e soldi, le famose tre esse del giornalismo popolare elevate alla massima potenza. Ma siamo sicuri che chi guarda la tv il pomeriggio non voglia esattamente quello? In che cosa si distingue, se non nella caduta libera degli ascolti, Myrta Merlino? Va a picco la tv morale…
Fabrizio Corona e Alberto Angela
E d’altra parte non ci vuole una scienza per leggere i dati. Con buona pace dei Torquemada de noantri i picchi di share più alti delle ultime settimane li ha dati quel trashone del mio amico Fabrizio Corona, uno che va in tv a raccontare di essere Dio e di potersi buttare dal sesto piano senza farsi niente (o era il quarto?). Sì, è vero, poi il pubblico televisivo si raduna in estasi davanti alla meraviglia raccontata con sapiente sapidità da Alberto Angela, si ripulisce davanti ai suoi programmi cultural-popolari che lo fanno sentire migliore, più colto, più intelligente: “Aò, me so’ visto Angela ieri sera… che bravo! che carino così a modino. E stasera che c’è? Uomini e Donne speciale corna? Daje….”