Pino Insegno sprofondo rosso. Inutile, non se lo fila proprio nessuno. Sarà per la patente “amico di”, sarà per il timbrino politico che ormai si porta in fronte, ma il presentatore della Rai sta collezionando una serie di flop da Guinness dei Primati. Mercoledì sera, in fascia preserale, Pino Insegno è sprofondato con il suo Mercante in Fiera all’1,6% con 301.000 spettatori, adombrando quindi lo spettro di drastici provvedimenti da parte della Rai. Eppure il personaggio, al di là della scelta di militanza politica che – permettetemelo – rientra ampiamente nei “fattazzi suoi”, ha una storia alle spalle.
43 anni di carriera buttati in un mese
“Siamo partiti male e andiamo avanti peggio, sembra di avere i fucili del plotone d’esecuzione puntati. C’è quasi l’attesa di dire: Hai visto? Sei raccomandato! Ma sono 43 anni che faccio questo mestiere!”. Tutto vero, Insegno ha alle spalle decine di programmi in Rai e in Mediaset a partire dai tempi della Premiata Ditta negli anni Ottanta, definirlo raccomandato è perlomeno ingeneroso. Anche se questo suo rientrare dalla finestra grazie alla spintarella politica evidente dell’amica Giorgia non gli ha certo giovato. Anzi. Così, come portar via l’Eredità a un mostro sacro della televisione nazional popolare come Flavio Insinna è apparso ai più un maldestro furto con scasso. Ma che Insegno sia un dilettante allo sbaraglio, no… proprio no
La Rai prende tempo
In Rai si sarebbero presi un paio di settimane per verificare l’andamento della curva degli ascolti. Intanto il conduttore va avanti: “«”Io mi ricarico uscendo, andando al bar a prendere un caffè e vedendo il sorriso del barista, di quello che mi offre il caffè o mi dà una pacca sulla spalla… Un microcosmo che mi ridà la forza di ricominciare”.
Pino Insegno sprofondo rosso
“Le critiche fanno male”, ammette. Ci soffro moltissimo. Perché non sono logiche, non sono mirate”, si lamenta lui, rispettando – in questo sì – il trend italiota degli ultimi tempi in cui la colpa è sempre degli altri. Ma nel frattempo non lo guarda neppure sua nonna e il programma tocca abissi di share impensabili. Insomma, va più gente a un concerto di Gianni Morandi che quella che guarda Insegno in tv. Cosa farò ora mamma Rai? Tornerà sui suoi passi e confermerà Insinna all’Eredità cercando di limitare i danni o continuerà a insistere su Insegno urlando a gran voce “Spezzeremo le reni all’Auditel”?