Home CRONACA Curiosità Titolone ad arte: il nuovo allenatore dell’Uganda è Negro!

Titolone ad arte: il nuovo allenatore dell’Uganda è Negro!

Titolone ad arte: il nuovo allenatore dell'Uganda è... Negro!

Titolone ad arte: il nuovo allenatore dell’Uganda è Negro! Non siamo diventati di botto razzisti, si tratta semplicemente di una notizia che sta facendo il giro del web, legata al mondo del calcio. L’ex calciatore della Lazio Paolo Negro si appresta a ricoprire il ruolo di nuovo allenatore della Nazionale dell’Uganda. Ex difensore, si mette in mostra con la divisa del Bologna, poi la conferma al Brescia. Nel 1993 passa a Roma in biancoceleste, dimostrandosi prezioso per la squadra sia dentro che fuori dal campo. Le ultime avventure in pantaloncini e scarpini sono state con Siena e Cerveteri, vantando anche alcune presenze anche con la Nazionale italiana.

Titolone ad arte: il nuovo allenatore dell’Uganda è Negro!

Nel 2010 intraprende la carriera da allenatore, proprio al Cerveteri. Poi le stagioni alla guida di Zagarolo, la Primavera del Latina, Voluntas Spoleto, gli Esordienti del Cragnotti FC, l’U16 del Frosinone e da collaboratore tecnico al Siena. Adesso è pronto per una nuova avventura, alla guida dell’Uganda. “Sto valutando una proposta molto importante. Mi hanno chiesto di rilanciare il calcio”, le dichiarazioni dell’ex Lazio ai microfoni di Siena Tv.

Quando i titoli dei giornali scatenano involontariamente (?) ilarità

Il titolo dedicato a Negro come C.T. dell’Uganda – pubblicato da Tuttocampo – è diventata, in men che non si dica, super-virale sui social, avevamo dei dubbi?!? Entrando di diritto nell’elenco dei ‘memorabili’, la cui lista è lunga e diversificata: “Non gli resta che Kakà”, “Pompini a raffica Sammargheritese Ko (dedicato alle prestazioni sul campo di gioco di Stefano Pompini), “Bocchini: l’abolizione sarebbe un disastro”. Menzione speciale per il Giornale di Vicenza con un titolo epocale: “il Gazzo si rialza e tiene duro fino alla fine”. 

Articolo precedentePino Insegno sprofondo rosso. Poraccio, non se lo fila nessuno…
Articolo successivoE gratta gratta nella nuova Rai della Meloni spunta pure Briatore