Tom Hanks contro lo spot del dentista. L’attore è furioso dopo essere caduto vittima di un deepfake. Uno studio odontoiatrico ha utilizzato un suo avatar animato, creato con l’intelligenza artificiale, per promuovere un programma di igiene dentale. Hanks ha reagito postando il video sul suo profilo Instagram, attirando l’attenzione di migliaia di spettatori. Nel video, compare un messaggio sovrimpresso: “Nel video viene utilizzata una versione di me generata con l’IA. Non ho nulla a che fare con questa creazione”.
La rivolta degli attori contro l’avanzata dell’IA
La rabbia di Hanks emerge in un momento critico, durante lo sciopero degli attori statunitensi. Tra le loro richieste, c’è una crescente preoccupazione riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale nella produzione cinematografica. Mentre gli sceneggiatori hanno da poco concluso il loro sciopero con un accordo che include garanzie sull’utilizzo dell’IA, gli attori temono di essere sostituiti da algoritmi avanzati. Hanks, che aveva già sostenuto queste preoccupazioni in passato, riflette sulla situazione attuale: “Avevamo previsto tutto ciò. La capacità di trasformare binari informatici in volti e personaggi è cresciuta in modo esponenziale. Ora, chiunque può essere ricreato artificialmente, senza limiti di età. Posso essere investito da un autobus domani, ma le mie performance potrebbero continuare all’infinito”.
La sfida dell’intelligenza artificiale nel mondo dello spettacolo
In un mondo in cui l’intelligenza artificiale può rendere il virtuale quasi indistinguibile dal reale, gli attori si trovano di fronte a una sfida senza precedenti. Mentre si ergono contro l’inganno digitale, cercano di preservare l’autenticità e il valore del loro mestiere. La magia del cinema, con la sua capacità di trasportare il pubblico in mondi fantastici, ora è minacciata da una minaccia moderna. Riusciranno gli attori a proteggere la loro arte, garantendo che il pubblico continui a credere nelle emozioni autentiche del grande schermo? Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda.