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Il Caso Fagioli e Fabrizio Corona. Com’è dura dire che aveva ragione lui e che vi ha dato un buco grosso così

Il dietro le quinte del giornalismo è fatto da notizie date, ma anche da scoop, buchi, giornate passate a cercare notizie che poi si rivelano fake. Alla fine solo chi sa fare veramente questo mestiere raggiunge i suoi traguardi. E gli altri rosicano...

Il Caso Fagioli e Fabrizio Corona
Il Caso Fagioli e Fabrizio Corona

Il Caso Fagioli e Fabrizio Corona, un gran bello scoop non c’è che dire. Ieri, mentre preparavamo il pezzo di Dillinger, sfogliavo gli altri giornali. Ho lavorato per decenni nei quotidiani e so quanto brucia prendere un buco. E infatti, aprendo Repubblica, ecco un pezzo a sei mani, firmato da ben tre dei cronisti di punta del megasuper quotidiano: Enrico Currò, Matteo Pinci, Sarah Martinenghi, il trio delle meraviglie! Il titolo, ovviamente, è roboante “Scommesse illecite: indagine su Fagioli della Juventus. Rischia 3 anni di squalifica”. Tutto vero, tutto perfetto. Peccato che poi il bruciore per il buco preso a luglio dal nostro Fabrizione si palesi con una bella colata di veleno, gratuito quanto ingiustificato visto che non è colpa di Corona se questi si sono fatti bruciare come pivelli.

Ed ecco il capolavoro.

“A luglio, il decaduto re del gossip Fabrizio Corona aveva pubblicato una accusa gravissima nei confronti di Fagioli: “Ha una dipendenza dal gioco d’azzardo/ludopatia”, aveva scritto, attirando ovviamente critiche acerrime per quel graffio gratuito a un ragazzo giovane e lanciato. Accusa accompagnata anche da inverosimili stime sulle cifre perse al gioco dal ragazzo, senza lo straccio di un elemento a supporto. Non è noto se l’indagine della Figc sia partita da quel post, ma viene da escluderlo“. 

Un paragrafetto che è il manuale del giornalista

Il “decaduto” re del gossip, un accusa gravissima, un graffio gratuito, inverosimili stime, senza lo straccio di un elemento. Per poi puntualizzare che l’inchiesta c’è, ma non parte certo dallo scoop di Fabrizio Corona. Beh, allora mi viene spontaneo dire la mia: cari colleghi, fatevene una ragione. il “decaduto” re del gossip tanto decaduto non deve essere se vi ha dato un gran bel buco. L’accusa gravissima evidentemente è verosimile se è stata aperta un’indagine e quindi il graffio non è gratuito, ma dovuto visto che la notizia non sembra campata per aria. Il buon Fagioli, magari, ne uscirà pulito e candido come un giglio, ma evidentemente le fonti di Corona erano buone visto che ora si indaga.

Il Caso Fagioli e Fabrizio Corona

Le inverosimili stime non lo sono poi tanto, vedrete. Anche qui Fagioli è innocente fino a una condanna definitiva, ma le somme che girano sono quelle. Evidentemente parlando, Corona, qualche straccio di elemento – a differenza di voi che infatti ora inseguite una notizia altrui facendo pure gli offesi – lo aveva, no? E a chi interessa se l’inchiesta è stata o meno aperta dalle rivelazioni di Fabrizio. Quello che è sicuro è che non è stata aperta dalle vostre brillanti inchieste giornalistiche…

A proposito, visto che nessuno dubita che siate voi i maestri del mestiere, stasera alle 18 venite qui su Dillinger News, vi sveleremo un altro paio di nomi, compreso quello del calciatore della nazionale coinvolto.

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Genovese di nascita e milanese d’adozione, è un giornalista, direttore di riviste e agenzie di stampa. Ha diretto testate storiche quali «Eva 3000», «Vip», «Ora», «Di Tutto», «Nuova Epoca», «Top Salute», «Corona Star’s». Attualmente lavora come autore di cinema, documentari e serie TV. Ha girato La banda del Buffardello e Il manoscritto di Leonardo da Vinci, il suo primo film come sceneggiatore. Ha fatto il ghost writer per molti VIP e ha scritto racconti sotto pseudonimo. Con la Newton Compton ha pubblicato Le dieci chiavi di Leonardo e L’enigma di Leonardo.