Deve ringraziare il marito Paolo se è riuscita ad uscire dal tunnel. La popstar ha recentemente confessato di avere vissuto una dipendenza da social. Perchè a rimanere connessi patologicamente allo smartphone non sono solo le persone comuni ma anche i vipponi. Poi ci sono gli haters che non smettono di mandare all’indirizzo della cantante romagnola commenti violenti.
Laura Pausini nel tunner della social-mania: “Ero malata, ne ero dipendente”
La dipendenza da social colpisce chiunque, anche i famosi. Il chiodo fisso di essere costantemente collegati, la morbosità compulsiva di controllare il proprio profilo ogni minuto, l’ansia costante nel dover leggere e rispondere a ogni commento. Sono aspetti che hanno colpito persino una donna famosissima come Laura Pausini. La cantante ha pubblicamente ammesso di essere stata dipendente dai social network fino a poco tempo fa, ringraziando il marito Paolo per esserne uscita. “Purtroppo c’ero caduta dentro. Paolo mi ha fatto notare che se stavo sempre incollata al telefono poi non potevo lamentarmi se mia figlia Paola faceva lo stesso. Ho smesso subito”.
Senza pietà con gli haters
In un’intervista rilasciata al settimanale Grazia, l’artista ha raccontato del suo travagliato rapporto con la rete, confermando di non avere nessun social media manager ma di essere lei stessa a rispondere ai commenti dei follower. Oltre alle repliche affettuose rivolte ai suoi fan, la Pausini si è dovuta confrontare per l’ennesima volta con l’odio social, di fronte al quale non è rimasta in silenzio. “A volte mi parte proprio il matto, mi chiedo: ‘Se non ti piaccio, che vuoi da me, perché entri a casa mia?'”, ha dichiarato, confessando di non riuscire a mantenere il controllo quando si parla di haters. In quel caso la soluzione è solo una: “Adesso cancello i commenti inopportuni e violenti. Razionalmente so che non dovrei sprecare energie con queste persone, ma di pancia e cuore non mi arrendo. Vorrei convincerli a non comportarsi così”.
La dipendenza dai social
Nell’intervista rilasciata allo storico settimanale di moda, Laura ha confessato di avere vissuto un periodo difficile da artista specialmente durante il Covid. Superando la crisi di identità mettendosi in discussione anche come donna, ispirandosi da questo travaglio il suo album Anime Parallele.
