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Schwarzenegger: un vero “Terminator”, anche come scrittore

Schwarzenegger: un vero “Terminator”, anche come scrittore. Prima culturista a livello mondiale, poi attore e ancora politico di successo. Adesso Arnold si da alla scrittura. E’ la sua quarta vita, il suo libro Renditi utile. Sette regole per cambiare la tua vita (che in Italia esce per Longanesi) esce qui da noi e contemporaneamente in Inghilterra.

Schwarzenegger: un vero “Terminator”, anche come scrittore

Il successo non arriva grazie alla fortuna. Quasi mai, salvo rare eccezioni. E’ necessario quindi darsi da fare, rendersi utile: questo è quello che al giovane Arnold ha sempre insegnato il padre Gustav. I tempi hanno successivamente dimostrato che aveva ragione. Infatti neel 2011, il tradimento ai danni della moglie Maria Shriver con una cameriera (dalla quale è nato un figlio)ha decretato la fine del matrimonio dell’attore. E’ stato in quel momento che nella testa di Arnold ha cominciato a prendere forma l’idea di un libro per insegnare a tutti ad avere successo in quello che si fa. Basato su sette regole d’oro.

Venti minuti di jacuzzi per riflettere

La prima cosa che conta: avere una visione chiara di quello che si vuole diventare. Come ottenerla? Per Arnie con un tuffo nella Jacuzzi ogni sera: “Venti minuti di assoluta chiarezza mentale. Seduto in vasca mi sono venute le idee migliori”.

Pensa in grande

“Se io sono diventato governatore della California perché non potresti diventarlo anche tu?”, si domanda Arnie. Pensare in grande, puntare in alto, anzi di più, è essenziale. Bisogna essere (o perlomeno dimostrarsi) molto sicuri di sé, questa è la differenza tra chi ha successo e chi fallisce. Non esistono sogni piccoli o normali. Solo obiettivi (quasi) impossibili.

Affronta la realtà

Ciò che non ci piace o che viene visto come un ostacolo non va evitato, ma quotidianamente affrontato a muso duro. Schwarzenegger nel libro propone un esempio efficace. Da culturista aveva un bicipite di 61 centimetri ma per vincere il titolo di Mister Olympia avrebbe dovuto avere polpacci altrettanto gonfi. Così ha tagliato tutti i pantaloni che possedeva per vedere i polpacci ogni giorno allo specchio. Ha iniziato ad allenarli in modo forsennato finché, un anno dopo, non si è aggiudicato il primo dei sette titoli da Mister Olympia della sua carriera. Anche con le accuse di molestie sessuali che ben 6 donne gli hanno rivolto, tra gli anni ’70 e il 2000. All’inizio lui aveva negato tutto… poi ha capito i suoi errori ed ha ammesso le sue debolezze. Non è mai troppo tardi per metterci una toppa…

Non preoccuparti dei “no” altrui

Quando agli inizi della carriera nel cinema, Schwarzenegger dichiarava di vole diventare una star, in parecchi gli ridevano in faccia. Una cosa che, invece di abbatterlo, lo ha supportato nel divenire ancora più determinato, spiega. Ignorare sempre chi ti dice che non puoi fare qualcosa, automotivandosi.

Meglio essere sottostimati

Meglio non correggere chi lo fa, spiega l’autore. Perché se non ti vedono arrivare, se ti danno per scontato o spacciato, poi la tua vittoria sarà ancora più clamorosa. Così è stato per lui nel culturismo, al cinema e in politica.

Tutto l’impegno che puoi

In ogni cosa c’è sempre il rischio di falllire ma il fallimento è un momento di crescita. E quindi bisogna sempre finire ciò che si inizia: “Quelli che si accontentano di fare qualche esercizio controvoglia e lo chiamano workout poi sono quelli che cambiano male il pannolino al figlio o dimenticano la lista della spesa”. Bisogna fare tutto quello in cui si crede finchè c’è tempo, perchè “dopo che sei morto – spiega – finisci due metri sotto terra, chiunque ti racconta qualcos’altro è una fottuta menzogna”.

Il famoso “bicchiere mezzo pieno”

Esiste sempre in ogni contesto, bisogna sforzarsi di trovarlo. Arnold ricorda la sua infanzia disagiata in Austria, senza acqua calda, poco da mangiare e ogni mattina il sacrificio di doveva aiutare il padre a tagliare la legna. Anni difficili ma che, alla lunga, si sono rivelati molto utili.

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