Home RECENTI Addio tacco 12: tutte vogliono le Birkenstock di Barbie

Addio tacco 12: tutte vogliono le Birkenstock di Barbie

Addio tacco 12: tutte vogliono le Birkenstock di Barbie. Dopo l’uscita estiva del film Barbie, i sandali più richiesti dell’estate 2023 sono diventati in pochissimo tempo le Birkenstock. Scarpe non certamente sexy ma già in auge prima della premiere della pellicola ispirata alla bambola Mattel, che questo nuovo product placementne ha fatto aumentare le ricerche sul web del +110%. Ma a cosa è dovuto questo boom?

Un’atipica influencer


Nelle battute iniziali del film, Barbie deve prendere una decisione fondamentale, che spesso arrovella le donne: scegliere, per una sua uscita, tra un paio di scarpe con il tacco scomode oppure tra i più comodosi sandali ortopedici a doppia fascia, modello Arizona. Una delle scene più importanti di tutto il film, in cui la bambola in versione umana percepisce – per la prima volta nella sua esistenza – la scomodità del tacco, scoprendo non senza sorpresa la comodità del sandalo rasoterra, rompendo il taboo di Barbieland.

E’ sempre una questione di marketing

Chissà se i produttori della pellicola si erano resi conto anzitempo del consenso che avrebbero generato nel popolo femminile, facendo segnare un aumento di ricerche e di vendite del 110% sul modello in questione, appena dopo la prima settimana di distribuzione nelle sale. L’intelligente marketing del brand ha giustamente cavalcato l’onda, interpretando i segnali derivanti dalla rete ed offrendo in promozione tutti i suoi modelli in tonalità rosa, generando un hype ancora più forte da parte dell’utenza. Un successo destinato a salire ulteriormente. Con rassegnazione da parte del popolo maschile sostenitore dei tacchi come elemento di seduzione che, col loro ticchettio rappresentavano fino a ieri una bandiera di femminilità. Anche se c’è chi, come un certo signor Freud, sosteneva che “l’uomo che guarda il piede ha nostalgia del fallo, che manca nella donna; volendo ricrearlo per lenire lo choc della scoperta, si inventa la scarpa con il tacco”.

Il nuovo oggetto del desiderio, totalmente rasoterra

Se l’iconica Marilyn Monroe diceva “Non so chi abbia inventato i tacchi alti ma tutte le donne gli devono molto”, la Barbie umana non sembra essere molto d’accordo. I tacchi erano un simbolo di piacere verso se stesse e verso gli altri. Non solo semplici accessori, ma di oggetti del desiderio a tutti gli effetti, da ammirare, possedere, custodire e indossare.

Il dictat della comodità

Quanto accaduto nel film di Greta Gerwin non è che l’ennesimo capitolo di una case history di successo. Le Birkenstock da più di dieci anni riescono nel periodo estivo a tornare in auge, mettendo a tacere anche i detrattori della prima ora. Il primo luxury brand di lusso a comprendere le loro potenzialità fu Celine nel 2012 che riportò in passerella proprio le Arizona, di colore nero e ricoperte da una skin in visone, perfetta rappresentazione di una proposta della casa francese (di proprietà del gruppo LVMH), incentrata sulla comodità delle donne.

Una rivoluzione che parte dal basso

La cosa più sorprendente è che le Birkenstock si stanno trasformando da accessorio estivo a scarpa per tutto l’anno, in inverno indossata con pesanti calze colorate. Il tradizionalista feticista storce il naso, non potendo abituarsi all’idea di una simile realtà. I tacchi alti modificano la linea della gamba, aumentando la curva del polpaccio e inclinando la caviglia e il piede avanti, creando così la seducente illusione di gambe più lunghe. Visto poi da una certa posizione, una scarpa coi tacchi alti ricorda addirittura un triangolo pubico. Dovranno farsene una ragione, l’invasione delle Birkenstock è totalmente in atto!

Articolo precedenteLa Hunziker di nuovo fidanzata? È caccia all’uomo
Articolo successivoGIORNALETTI E GIORNALONI