CARA SOPHY… Ho ascoltato la tua intervista a Verissimo di ieri. Da DONNA A DONNA ti dico che conosco molto bene quel dolore, so cosa vuol dire diventare mamma e vivere un momento così magico in solitudine senza poterlo condividere realmente con chi ha contribuito a realizzare questo sogno. A chiedermi come fa lui, pur così coinvolto, a non provare le mie stesse emozioni. E a sentirmi in colpa con mia figlia per non avere scelto un padre migliore. Un uomo che l’amasse quanto me…
Una chiave di lettura
Vero, è inutile fare PSICOLOGIA TRASGENERAZIONALE, ma potrebbe essere una chiave di lettura per capire come mai a volte siamo portati a ripetere gli errori famigliari… quando sostanzialmente il “trauma non elaborato” diventa anche il “nostro destino”. So cosa vuol dire essere soli alla prima parola di tua figlia, alla prima pappa, al primo dentino caduto, ai primi passi… Ma forse la ferita più importante è quando si realizza che il desiderio del tuo compagno di mettere al mondo una nuova vita non ha mai avuto la stessa matrice d’amore del tuo desiderio. Davvero è dura capire che le vostre intenzioni non erano le stesse. E che a lui, di un figlio, gli interessava poco e niente.
Nell’epoca del non essere
Siamo nell’epoca dell’apparire. Non è importante cosa si è, ma quello che gli altri pensano che noi siamo. A determinare la qualità delle persone – al di là di come a volte appaiono o tentano di apparire – sono gli intenti dietro le azioni. Sono quelli che cambiano il valore di ogni gesto, qualunque esso sia… Si dice che “le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni” ed in questa situazione ti ho trovata molto sincera, i tuoi occhi parlano da soli. So che stai vivendo contemporaneamente il tuo paradiso guardando gli occhioni della tua piccola, ma anche l’inferno quando, guardandoti intorno, ti senti sola.
Quel bisogno maniacale di apparire
Il dubbio che Basciano abbia portato avanti la sua storia con te solo per dare sfogo a un desiderio nato dal suo bisogno maniacale di apparire, diventa ora più che lecito. Ma sono sicura che fa male sapere di aver creduto alla sua buona fede, alle sue promesse di matrimonio, alle sue dichiarazioni d’amore. Chi è il vero Alessandro? Quello pubblico che diceva di amarti e di volerti accanto tutta la vita? Il papà amorevole della vostra bambina? O il traditore che passa tre giorni ad Ibiza a letto con un’altra?
Metti da parte la rabbia
Ora magari è presto per consigliarti di mettere da parte i sentimenti di rabbia, giustificata, che stai attraversando… Ma più passerà il tempo e più sarai combattuta tra questa rabbia e il profondo senso di gratitudine verso una persona che hai amato con tutta te stessa, mettendoti anche in discussione, ma che comunque ti ha reso madre e che vive nei geni di tua figlia… Un giorno forse arriverai a chiederti se ha senso odiare il padre di tua figlia che è comunque metà di lei. Sono riflessione che solo tu potrai fare sempre e solo per il bene di tua figlia ,di questo dono immenso che la vita ti ha fatto.
Da ora in poi cambierà ogni amore che ancora ti auguro di vivere… Ma niente e nessuno potrà cambiare quel legame unico, speciale e incondizionato che hai per lei e che ora, guardando dentro di te, già ben conosci…
Monica De Luigi, marketing, copywriter e content creator