Quel calciatore della Roma che allo stadio guarda le corse di cavalli. Starà scommettendo? Ah saperlo! Ecco il video. Un ragazzo con un cappellino di marca, nella tribuna speciale dell’Olimpico mentre gioca la Roma. Ma a lui sembra non interessare, visto che la sua attenzione è completamente attirata dal suo telefonino: uno zoom ed ecco che si riesce a intravedere una corsa dei cavalli. Il ragazzo smanetta, muove le dita, si agita. Per la partita? No, per i cavalli! Quel ragazzo è un giocatore della Roma. Difficile dire se sta scommettendo effettivamente o se sia solo un amante delle corse, un semplice spettatore. Di sicuro non guarda la partita. Ma lasciamo quindi parlare le immagini.
Il giocatore che in tribuna guarda… i cavalli
SARDAR AZMOUN è il Messi iraniano. E il ragazzo nelle immagini è proprio lui. L’attaccante è stato voluto da Mourinho per rilanciare l’attacco della Roma, ma nel video che ci hanno mandato in redazione sarebbe interessato a ben altro. Trotto, galoppo, corsa… Che soffra della febbre da cavallo che affligge tanti scommettitori degli ippodromi? Sembrerebbe proprio di sì. Che Sardar fosse un appassionato di cavalli è cosa nota, visto che ne possiede addirittura 52. Ora vorrebbe averne anche a Roma e sta cercando di convincere dei compagni a diventare suoi soci. Ma addirittura preferire il cavalli al calcio… Che ne pensa Mourinho?
Per un musulmano il gioco è proibito
Eppure non sarebbe proprio il caso. Tanto più che nelle righe del Corano, nelle sure della Giovenca e della Tavola Imbandita, emerge un chiaro ammonimento: il gioco d’azzardo è considerato un’opera di Satana, capace di seminare odio tra le persone e allontanarle dal pensiero di Allah. Questa prospettiva è enfatizzata dall’Imam di Gerusalemme, Mustafa Abu Sway, che sottolinea come, anche per salvare la propria vita, alcune norme islamiche possono essere violate, ma il divieto del gioco d’azzardo rimane totale.
Dopo Fagioli, Tonali e gli altri ragazzi “fragili”…
A conti fatti, per evitare fraintendimenti, non sarebbe il caso di proibire ai giocatori di portarsi lo smartphone in tribuna e in panchina? Magari sarebbero costretti a seguire la partita e a concentrarsi sul loro mestiere… quello per cui sono lautamente pagati.