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Che succederebbe se Giancoso decidesse di vuotare il sacco? Quei fuorionda tenuti in frigo per due mesi

I fuorionda a orologeria hanno avuto l'effetto voluto. La Meloni ha fatto una gran figuraccia a livello internazionale, costretta a rimangiarsi ogni slogan sulla famiglia tradizionale. Ma noi di Dillinger aspettiamo con i popcorn in mano il momento in cui Giancoso deciderà raccontare la sua verità

Che succederebbe se Giancoso decidesse di vuotare il sacco? Quei due fuorionda tenuti in frigo per due mesi sono sempre più sospetti. Il dubbio, inutile dirlo, è che siano stati tenuti in fresco per il momento buono. Antonio Ricci non ha bisogno di lezioni di nessuno e allora perché da due giorni a questa parte non fa altro che parlare? Proprio lui che raramente esce allo scoperto. Invece no ecco che ha bisogno di parlare, quasi come se fosse un exusatio non petita (accusatio manifesta), una scusa non richiesta: “La Meloni mi ringrazierà…” etc etc etc.

I fuorionda sospetti

Eppure la faccenda è losca. Altro che fuorionda casuali. Saremo noi di Dillinger a pensare male, ma assomigliano tanto a due schiaffoni tirati dalla Berlusconi family alla “Coatta” di Palazzo Chigi. Un rimettere Giorgia al suo posto facendole fare una figura di palta a livello mondiale. Certo, vi direte, possibile che la Meloni non sia accorta di che puzzone si stava tenendo in casa? Cioè, possibile che in dieci anni – dopo averci fatto una figlia – non si sia mai avveduta di aver vicino un incrocio tra Rocco SIffredi, Alvaro Vitali e il John Travolta di Grease? Eppure se pensiamo a Giancoso viene naturale immaginarselo in mutande che gira per casa grattandosi il pacco a due mani con il ciuffo phonato fantasticando di orge e foursome.

Ma detto di questo mistero, resta difficile capire perché questi due fuorionda rimasti in freezer per mesi accanto alla bottiglia di champagne (che la Berlusconi’s family avrà sicuramente aperto ieri mattina), siano misteriosamente andati in onda adesso. Ora che la Giorgia è in difficoltà, impegnata ad allestire una finanziaria con due fette di salame e una di mortadella cercando di illudere gli italiani che siano caviale e paté d’oca.

La Meloni? è una con cui non si può andare d’accordo. Parola di Silvio

D’altra parte, al di là dei sorrisetti di facciata, al Berlusca senior la Meloni non è mai piaciuta e se l’è fatta andare giù come un bicchiere di olio di ricino. Vi ricordate i pizzini del cav? “Giorgia Meloni, un comportamento supponente, prepotente, arrogante, offensivo, ridicolo. Nessuna disponibilità ai cambiamenti, è una con cui non si può andare d’accordo”. E ora, sulla sua nuvoletta dell’Aldilà, Silvio si sarà goduto lo spettacolo dello sputtanamento globale di Nostra Signora della Famiglia Tradizionale per mano della sua amata Mediaset.

Che succederebbe se Giancoso decidesse di vuotare il sacco?

Ma noi di Dillinger da buoni rimestatori di coscienze non vediamo l’ora che Giancoso si riprenda dal doppio ko che gli è costato casa e bottega e venga da noi a raccontarci gli altarini che, inevitabilmente, ha scoperto in questi anni da first (play) boy. Lo aspettiamo a braccia aperte. Da noi troverà comprensione e ascolto… E una platea pronta ad ascoltarlo!

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Genovese di nascita e milanese d’adozione, è un giornalista, direttore di riviste e agenzie di stampa. Ha diretto testate storiche quali «Eva 3000», «Vip», «Ora», «Di Tutto», «Nuova Epoca», «Top Salute», «Corona Star’s». Attualmente lavora come autore di cinema, documentari e serie TV. Ha girato La banda del Buffardello e Il manoscritto di Leonardo da Vinci, il suo primo film come sceneggiatore. Ha fatto il ghost writer per molti VIP e ha scritto racconti sotto pseudonimo. Con la Newton Compton ha pubblicato Le dieci chiavi di Leonardo e L’enigma di Leonardo.