In tantissimi, soprattutto ai “piani alti”, sembra abbiano completamente rimosso la tragedia della pandemia. Memoria corta, eh?!? Se qualcuno continua comprensibilmente a piangere i propri cari, perduti in quei giorni, c’è chi si permette di sanzionare un medico per troppi straordinari effettuati in emergenza. A ricevere una multa di 27.100 euro è stato il direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari, il dottor Vito Procacci. Che non certo può tacere di fronte a questa ignobile beffa: “Troppi straordinari? Abbiamo salvato la vita a circa 8.600 pazienti”.
Caro Signor presidente…
Il Policlinico mentre impugna il verbale, avvia una raccolta fondi (che presto diventerà una petizione nazionale), invocando un intervento del ministro preposto. «Un insulto a tutto il personale sanitario italiano”: il dottor Procacci si toglie il camice e scrive una lettera carica di amarezza al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Firmandosi idealmente come «cittadino, uomo e padre che non riesce tutt’oggi a dimenticare le immagini di quella immane tragedia».
Un giuramento da onorare
il Policlinico di Bari ha impugnato l’accertamento dell’ispettorato del lavoro. “Il personale sanitario”, dichiara la struttura, “era ancora fortemente impegnato nella risposta all’emergenza Covid19. E i pronto soccorso, attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sono sempre pronti ad affrontare situazioni d’urgenza”. Procacci è uno dei tanti medici che non dormiva la notte, quando il Covid costringeva il personale sanitario a turni infiniti. Un esercito di “eroi”, osannati da medie, mostrati in tv mentre, sfiniti, proseguivano il loro lavoro, onorando il giuramento di Ippocrate e l’articolo 32 della nostra Costituzione. Un documento che, quando viene raccontato da Roberto Benigni in tv provoca soddisfazione ed amor patrio, salvo poi essere indegnamente calpestato in molte altre situazioni.
Vite salvate, ora pagate…
La scandalosa multa viene argomentata per aver “durante il drammatico periodo Covid” svolto, lui e il resto del personale, straordinari nel pronto soccorso del Policlinico di Bari andando oltre le ore di lavoro previste dalla legge. Tutto ciò per aver semplicemente adempiuto al dovere ineluttabile di operatori sanitari durante un’emergenza”. Le 8600 persone (delle quali 1600 ventilate meccanicamente) sentitamente ringraziano, i medici che si sono adoperati per loro… forse un po’ meno.