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Il ciuffo e la bionda. Giancoso conquista il Daily Mail: “La Meloni? Ha usato i servizi segreti per scoprirlo”

Il noto tabloid d'Oltremanica smette per un attimo di spiare i reali dal buco della serratura e dedica un articolo molto pittoresco al nostro Giancoso. E così si scopre che Giorgia avrebbe usato i servizi segreti per sputtanare l'ex compagno libertino

Il ciuffo e la bionda. I fuorionda di Giancoso sbarcano sul Daily Mail e lo sputtanamento questa volta diventa planetario. “Come si dice sleazeball (libertino) in italiano? Il primo ministro italiano ha mollato il suo compagno dopo che era stato ripreso in una registrazione mentre si vantava di una relazione e chiedeva una cosa a tre… Ma la registrazione è stata fatta trapelare dai suoi nemici nel clan Berlusconi?”, parte così l’articolo che tabloid londinese dedicata alle disavventure del prode ex first (play)boy. Lo scandalo italiano ha raggiunto le rive britanniche, e come al solito, i colleghi d’oltre Manica non risparmiano dettagli nella loro cronaca scandalistica.

Giancoso e i fuorionda

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è finita sotto i riflettori globali dopo aver scaricato il suo compagno, Andrea Giambruno. E tutto è iniziato con alcune dichiarazioni fuori onda che hanno fatto tremare le fondamenta della politica italiana: “Posso toccarmi l’inguine mentre ti parlo?” ha chiesto il conduttore televisivo italiano a una donna nel backstage del suo programma di attualità”, raccontano scandalizzati sul Mail “Sai che io e lei abbiamo una relazione? Tutti qui lo sanno. Adesso lo fai anche tu. Ma stiamo cercando un terzo partecipante perché facciamo cose a tre e anche a quattro”.

Insomma, le imprese di Giancoso oltrepassano i confini e finiscono in pasto ai lettori inglesi. “Roba sbalorditiva – e tanto più scioccante perché l’individuo non era un vecchio mostro qualunque. Il presentatore stravagantemente vestito era Andrea Giambruno, il Primo Gentiluomo d’ Italia, compagno del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e padre di sua figlia Ginevra”.

Buffonate ripugnanti

L’articolo è firmato firmato dal giornalista Tobias Jones, autore fra l’altro del saggio “Il cuore oscuro dell’Italia. Un viaggio tra odio e amore”. “Le sue buffonate erano altrettanto ripugnanti davanti alla telecamera. In uno spettacolo animato ripreso su pellicola, lui si pavoneggia sul set, parlando a grande velocità, tirando su col naso di tanto in tanto, imprecando spesso e afferrandosi il cavallo per enfasi retorica. Si vanta dei suoi capelli succulenti, che continua anche a toccare, prima di posarsi sulla sua co-presentatrice seduta alla sua scrivania. Poi ha accarezza la testa della collega Viviana Guglielmi, ammirandone l’outfit. “Perché non ti ho incontrato prima?” le ha chiesto”.

Il ciuffo e la bionda

Insomma, una macchietta, Giancoso. Il peggio della italica tradizione dei marpioni e dei zanza di riviera. Poi, partendo dai fuorionda trasmessi da Striscia la Notizia, Jones ha scavato nel passato di Giambruno: “Fu Lele Mora a presentare Berlusconi a Karima El Mahroug, la cortigiana minorenne (17 anni) conosciuta come Ruby Rubacuori, che fu al centro di un caso legale che fece crollare l’impero Bunga Bunga e portò alla condanna di Mora per favoreggiamento della prostituzione” . E Giancoso? “Nessuno suggerisce che avesse qualcosa a che fare con il procacciare ragazze, ma lavorando a stretto contatto con il mondo dello spettacolo, Giambruno non può non essere stato testimone della sordida intersezione tra politica, prostituzione e mondo dello spettacolo”.

Libertino e connivente

Insomma, libertino e connivente, ma poi ecco che il ciuffo più sputtanato d’Italia parte alla conquista del mondo: “Uno dei suoi primi lavori è stato con uno dei ‘ragazzi’ di Mora, Alfonso Signorini. Come conduttore della versione italiana del Grande Fratello ed ex direttore della rivista di gossip di Berlusconi, Chi. Ben presto sembrò che Giambruno avesse avuto una carriera stellare. Passava da uno spettacolo all’altro e, evidentemente rendendosi conto che un alleato politico avrebbe aiutato la sua carriera televisiva, si è astutamente agganciato a un politico emergente del partito neofascista italiano, Fratelli d’Italia, la bionda e spietatamente ambiziosa Giorgia Meloni”.

Con Giorgia galeotta fu una banana

Ed ecco il capitolo Giorgia: “Si dice che la Meloni e Giambruno si siano incontrati per la prima volta in uno studio televisivo nel 2014, quando lei fu prenotata per apparire in un chat show. La storia racconta che lei era affamata, chiese qualcosa da mangiare durante una pausa pubblicitaria e le fu data una banana. Sfortunatamente ne aveva ancora con sé i resti quando lo spettacolo è andato di nuovo in diretta ed è stato Giambruno che si è precipitato in avanti e glielo ha strappato di dosso. È stato, ha detto, amore a prima vista. Ma il suo rapporto con il donnaiolo Giambruno fu sempre focoso”.

Giorgia, la gelosia e i servizi segreti

Poi Tobias Jones la spara grossa: “Giorgia ha raccontato ad un altro intervistatore di aver spesso curiosato sul cellulare del suo partner: ‘Se gli uomini hanno fatto qualcosa di sbagliato, tu lo sai perché semplicemente non sanno come nasconderlo. Anche se hanno cancellato un messaggio di testo, inizio a fare tutte le ricerche. Guardo le telefonate di una settimana prima, tutte le foto… E, essendo Primo Ministro, aveva più risorse della maggior parte delle amiche sospettose quando si trattava di tenere d’occhio il suo amante. Ha ammesso di aver utilizzato i servizi di sicurezza per controllare Giambruno, un flagrante abuso di potere. “Chiamo i servizi segreti”, ha detto. «Ho anche un amico al Viminale che si chiama Matteo Salvini. Gli chiedo: ‘Senti, scusa, mi servono le stampe di questi tabulati telefonici’.

Complimenti pelosi

Poi dal Mail parte una bordata ” C’è una presentatrice televisiva bionda e dalle lunghe gambe. si chiama Simona Branchetti. “Lei è la gallina dalle uova d’oro”, ha scritto Giambruni, elogiando il suo numero di spettatori “pazzesco” e sbavando su come fosse “bella ma soprattutto capace”. Molti ormai danno per scontato che fosse proprio lei l’amante di cui si era vantato nelle registrazioni off-air ma la stessa Branchetti ha smentito”.

E infine ecco una bordata alla Meloni: “La gelosia però non era l’unico serpente nel paradiso della Meloni. La sua base politica è l’estremità decisamente di destra dello spettro politico e il suo motto, preso in prestito da Benito Mussolini, è “Dio, Patria, Famiglia”. Ma Giambruno era apertamente in disaccordo con lei sui diritti dei gay e sulle droghe leggere, forse a causa del tempo trascorso in compagnia di Mora”.

Colpa dei Berluscones?

Secondo il mail dietro a tutto ci sarebbero i Berlusconi: “L’Italia è una terra di teorie del complotto e ci sono decine di versioni di quello che accadde dopo. È possibile che la famiglia Berlusconi abbia dato il via libera alla diffusione dell’episodio orribilmente imbarazzante del microfono caldo di Giambruno per ferire deliberatamente la Meloni”.

L’odio di Giorgia

Poi si passa alla psicanalisi della Meloni: “Qualunque sia la propria politica, è difficile non provare simpatia per la Meloni, che ha spesso parlato della sua infanzia emotivamente turbolenta. Sua madre, prolifica scrittrice di romanzi erotici, una volta confessò che aveva pianificato di far abortire la Meloni e cambiò idea solo mentre si recava in clinica. Suo padre, un comunista, abbandonò la famiglia quando lei aveva due anni, trasferendosi alle Isole Canarie e avendo altri quattro figli prima di essere condannato a nove anni per traffico di droga. Non ci vuole uno psichiatra per far risalire il suo odio per il comunismo e il suo desiderio – e politicizzazione – della “famiglia” a quel trauma precoce. Desiderava una situazione domestica stabile, con tanto di padre residente, per sua figlia”.

Giancoso come Sansone

La chiusura è epica: “Quanto a Giambruno, ha fatto quello che fanno molti quando vengono scaricati. L’uomo che recentemente ha chiesto: “È vietato avere denti bianchi e capelli folti?” ha optato per un taglio di capelli radicale. Il ciuffo – il suo antico orgoglio e gioia – non c’è più. La Meloni può sperare che, come Sansone nell’Antico Testamento, la sensuale vitalità di Giambruno muoia con la perdita delle sue deliziose ciocche”.

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Genovese di nascita e milanese d’adozione, è un giornalista, direttore di riviste e agenzie di stampa. Ha diretto testate storiche quali «Eva 3000», «Vip», «Ora», «Di Tutto», «Nuova Epoca», «Top Salute», «Corona Star’s». Attualmente lavora come autore di cinema, documentari e serie TV. Ha girato La banda del Buffardello e Il manoscritto di Leonardo da Vinci, il suo primo film come sceneggiatore. Ha fatto il ghost writer per molti VIP e ha scritto racconti sotto pseudonimo. Con la Newton Compton ha pubblicato Le dieci chiavi di Leonardo e L’enigma di Leonardo.