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Cartellino giallo dell’AgCom: poco rispetto per le donne in tv in Mediaset. Questo è sessismo!

La sede di Mediaset a Cologno Monzese, 25 augosto 2013. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Indice puntato su Mediaset da parte dell’ente pubblico che regola i mercati delle comunicazioni elettroniche, dei servizi postali, dei media e dei servizi postali. L’AgCom ha infatti inviato un richiamo formale a Mediaset, chiedendo esplicitamente una garanzia nei programmi di intrattenimento. Il messaggio è chiaro ed esorta: «il più rigoroso rispetto dei principi previsti a tutela degli utenti» e soprattutto una «corretta rappresentazione dell’immagine della donna». Nello specifico, i programmi citati dall’Authority suono due trasmissioni di punta della rete di Cologno Monzese: C’è posta per te e Forum.

Maria, Maria… perchè non ha detto nulla?

A gennaio, nel programma della prima serata di sabato condotto da Maria De Filippi, si racconta la relazione “tossica” di un uomo sulla propria donna. Una vicenda caratterizzata da sopraffazioni, denigrazioni e mortificazioni. A segnalare la cosa con sdegno è l’Associazione Differenza Donna APS, secondo cui «la dinamica che si è dispiegata in una rappresentazione misogina delle relazioni, in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice. Cosa molto grave in quanto ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili. Che che configurano, se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale». Maria, Maria… ma non potevi metterci tu una parola di precisa condanna?!?

Più cura nella scelta delle storie

L’AgCom sottolinea come ci sia stata «mancanza di adeguate cautele nella scelta della storia che ha costituito oggetto del programma». Nonchè «assenza di stigmatizzazione da parte della conduttrice dei comportamenti violenti nei confronti della protagonista». Veicolando «un messaggio distorto che finisce per minimizzare la scorrettezza dei comportamenti del marito».

Anche nel tribunale di Forum a pagare sono le donne

Per quanto riguarda Forum, lo spunto del richiamo è il caso di una coppia separata, in forte contrasto per l’affidamento del figlio minore. Nella quale la giudice del programma – Melita Cavallo – con riferimento all’episodio, raccontato dai protagonisti, in cui l’uomo si reca a scuola e colpisce con violenza la porta dell’aula in cui si era rifugiata la donna con il figlio, dal suo scranno dice: “io la ritengo quasi comprensibile”, considerando giustificabile la reazione violenta di lui in quanto dovuta ad una “comprensibile” reazione ad un comportamento di lei. Una situazione oltremodo grave, visto che il programma vive di storie prese dal quotidiano e adattate da un gruppo di autori che, successivamente, le fanno interpretare da figuranti. Il commento del giudice non fa onore nè al programma e neanche alla sensibilità dei telespettatori.

La distorsione scorretta del messaggio televisivo

L’AgCom valuta le parole del giudice come un «messaggio distorto volto a giustificare i comportamenti violenti del protagonista maschile della storia nei confronti della protagonista femminile, facendo apparire normali i modelli di relazione interpersonale improntati all’aggressività e alla scorrettezza comportamentale» e quindi «violano i limiti della correttezza in quanto attribuiscono una responsabilità alla protagonista femminile della storia per il comportamento violento del protagonista maschile e la colpevolizzano per l’aggressione subita». Ecco che scatta, quindi, il “cartellino giallo” per Mediaset, formalmente richiamata al rispetto dell’immagine della donna nei programmi di informazione e di intrattenimento. Per dirla come uno dei suoi ex personaggi di spicco dell’informazione… “che figura di m…”.

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