Un mito per ogni tifoso juventino… Stefano Tacconi, 66 anni, era tornato a riassaporare il piacere della quotidianità dopo l’ischemia cerebrale dell’aprile 2022, quando aveva ottenuto il via libera dei medici per godersi una serata lontano dall’ospedale di Padre Pio insieme alla famiglia e ad alcuni amici. A raccontarlo, sui social, era stato il titolare del locale in cui Tacconi aveva cenato: “Lo abbiamo visto sereno e felice”.
Un’emorragia che ha messo a repentaglio la sua vita
Tacconi aveva appena partecipato a un evento benefico e si stava spostando per recarsi ad altri appuntamenti quando è stato colpito da un fortissimo mal di testa. Poi la corsa in ospedale di Asti e il necessario trasferimento al reparto di neurochirurgia di Alessandria. In quella struttura la diagnosi è apparsa chiara e molto grave: emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma. L’ex portiere era stato immediatamente operato per evitare una seconda e fatale emorragia. Nel giugno 2022 un ulteriore intervento e poi l’inizio di un lungo e difficile recupero. Fatto di tanto lavoro di riabilitazione che, finalmente, oggi si concretizza in una bellissima notizia che tutti aspettavano. Una sana boccata di positività e di speranza. Quello che ci voleva, dopo tutto il putiferio generato dallo scandalo delle scommesse ludopatiche delle scorse settimane. Che, però, si annunciano ancora in divenire con ulteriori novità a breve…
E’ il figlio Andrea a dare l’annuncio
“Ha vinto! Abbiamo vinto! Torniamo a casa, questa volta tutti insieme”. Con un post su Instagram il figlio Andrea annuncia la conclusione del lungo calvario di suo padre. Lasciato l’ospedale di Alessandria, nel marzo 2023 era stato affidato alle cure del don Gnocchi di Milano, mentre il 21 giugno scorso è stato trasferito in una struttura più vicino a casa. Dove poter proseguire più comodamente la fase riabilitativa, la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
Cosa è stato, calcisticamente parlando
Perugino classe 1957, è stato l’estremo difensore della Juve per quasi un decennio (1983-1992) nonché capitano nelle ultime stagioni. Ancora oggi è l’unico portiere a essersi aggiudicato tutte le cinque competizioni UEFA per club all’epoca vigenti, vinte con la formazione bianconera a cavallo degli anni 1980 e 1990. Tra il 1987 e il 1991 ha fatto parte della nazionale italiana, totalizzando sette presenze e partecipando come secondo portiere al campionato d’Europa 1988 e al campionato del mondo 1990.