Zerocalcare diserta Lucca Comics, storica fiera internazionale di settore che apre il prossimo mercoledì, in segno di protesta per via del patrocinio di Israele. Anche Amnesty International sposa la “battaglia” del disegnatore e sceglie di non parteciperà. Il tanto criticato patrocinio è frutto del fatto che la copertina di Lucca Comics 2023 è stata realizzata da Asaf e Tomer Hanuka, due fumettisti di nazionalità israeliana.
Una “svista” di fondo
Peccato che i due abbiano realizzato opere che da sempre rappresentano un inno alla condivisione, alla pace e alla tolleranza. Asaf, infatti, ha collaborato anche alla realizzazione di Valzer con Bashir, un bellissimo film di animazione documentaristico in cui viene ripercorsa la tragedia della strage di Sabra e Shatila. Eccellente quindi il tempismo di Michele Rech, in arte Zerocalcare: sono mesi che Israele ha dato il patrocinio a Lucca Comics. Ma ritirarsi all’ultimo aumenta la copertura stampa e si sovrappone, con grande effetto mediatico, al lancio dell’evento!
Ci vuole del cinismo ma… businnes is businnes
Zerocalcare ha scritto in un post social che non sarà alla rassegna perché «purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana per me rappresenta un problema, in questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6mila morti civili, uomini, donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra». E aggiunge: «Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro».
Piovono le critiche, oltre la nostra
La scelta del fumettista ha suscitato, come era prevedibile, una ridda di reazioni. Prima fra tutte quella degli organizzatori dela manifestazione fieristica: «Questo patrocinio, non oneroso, è stato ricevuto per riconoscere il valore del nostro programma culturale». Ed ancora: «Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti e da sempre abbiamo l’ambizione di essere il luogo dove è possibile stare insieme nelle differenze». Dunque, «abbiamo riflettuto molto sulla possibilità di rinunciare al patrocinio ma abbiamo ritenuto che sarebbe stato poco responsabile nei confronti non solo delle istituzioni e delle realtà appartenenti al nostro ecosistema, ma anche per tutti i partecipanti».
Le reazioni dei colleghi vignettisti
Rech incassa il sostegno del “collega” Vauro: «Sono completamente d’accordo» con il suo gesto, spiega. E aggiunge: «Io col fumetto non c’entro niente, ma se fossi stato invitato al Lucca Comics avrei fatto la medesima cosa». Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man, dice che, al contrario di Zerocalcare, lui al Lucca Comics ci andrà: «Più che dare risposte, ci diamo da fare. Se passate da me a farvi firmare i miei albi, i miei volumi, i miei tarocchi, mi vedrete con un mazzo di cartoline, a fianco. Non sono in vendita. Ma se ne volete una, vi chiedo di fare un’offerta minima di 5 euro. Il ricavato verrà da me devoluto a un’associazione di aiuti umanitari, che si occupa soprattutto dei bambini».
Salvini, come al solito, dice la sua…
Matteo Salvini che coi comics non c’entra una beneamata mazza, anzi… matita, osserva: «Spiace che per qualcuno il sostegno dell’Ambasciata di Israele ad un bellissimo evento culturale sia un problema, a tal punto da annullare la presenza. Io la penso esattamente al contrario, e farò il possibile per essere al Lucca Comics. Evviva l’arte, evviva la Libertà». Se non ce la fai ad andare, no problem…