“Notizie inventate”, “Ovvie sciocchezze”, “Ci penseranno i miei avvocati”… Mamma mia che paura, caro Pellegrini. Brrrr. Non so se qualcuno qui a Dillinger dormirà stanotte dopo le tue smentite. Peccato che la verità sia un’altra. Quella verità che non piace neppure a tanti colleghi o pseudo tali che non sono stati neppure capaci di verificare la notizia prima di riportare la tua (falsa) smentita come se fosse Vangelo. Sì perché di notizia si tratta: il capitano della Roma, giocatore simbolo della Nazionale, è stato denunciato da una escort non una, ma ben cinque volte per stalking ed è oggetto di indagini in codice rosso.
Questo è quello che abbiamo scritto noi di Dillingernews oggi pomeriggio. Aggiungendo poi “Ci teniamo a precisare che la denuncia non rappresenta in alcun modo una forma di colpevolezza. Ma solo la richiesta di parte di indagare su fatti che si ritengono comportino un qualche reato. Non solo, ma invitiamo il calciatore o i suoi agenti (che non siamo riusciti a contattare) a chiamarci per avere lo spazio del contraddittorio”
Dov’è la notizia inventata?
E allora, colleghi cuor di leone, dov’è la notizia inventata? Provate con me, eppure non è difficile. Proviamo a ripassare l’ABC del nostro lavoro come fa Selvaggia Lucarelli nella sua scuola di giornalismo: una escort rumena (vero), ha denunciato cinque volte (vero), per stalking (vero) il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini (vero). Nessuno ha scritto su questo giornale che è colpevole, nessuno ha detto che è stato rinviato a giudizio, nessuno ha detto che la escort (anche se noi dopo averla incontrata e intervistata tendiamo a crederle) dice la verità. Potrebbe anche essere, per quanto ne sappiamo noi, una bugiarda. Una mistificatrice.
Abbiamo verificato la notizia a fondo
Non sta a Dillingernews giudicare la colpevolezza di Pellegrini, ma alla magistratura e alle forze dell’ordine che – altra notizia vera – stanno indagando. Noi abbiamo dato la notizia dopo averla verificata non una, ma venti volte: ci sono cinque denunce per stalking a carico di un calciatore famoso. Su le mani (non siate timidi) coloro che pensano che non sia una notizia vera, o che “siano fatti suoi” o che, poverino, essendo sposato e in attesa del terzo figlio “debba essere lasciato in pace”.
Denunciarci per aver detto la verità?
Ma stiamo scherzando? Noi di Dillinger facciamo inchieste e diamo notizie. Nulla di più e nulla di meno. Il signor Pellegrini vuole denunciarci? E per cosa? per aver detto la verità? Non sarebbe meglio che spiegasse come mai – visto che è un calciatore milionario, sposato con prole, in attesa di un terzo figlio – è finito con nome e cognome in cinque denunce di una escort rumena? A me non è mai capitato. Lei mente? Può darsi. E allora ne pagherà le conseguenze. Noi non prendiamo le parti, non facciamo il tifo. Pellegrini è un personaggio pubblico e questa è una notizia. Stop, punto, fine. Una notizia che abbiamo riportato con tutte le precauzioni del caso. Sarà la Magistratura a decidere. Per noi – per me soprattutto – è innocente fino a prova contraria.
Raccontiamo fatti e notizie
Ma faccio il giornalista di cronaca, non la suora missionaria del Sacro Cuore. E racconto fatti e notizie. Quindi non direi che qui ci siano “notizie inventate”, tantomeno “ovvie sciocchezze”. E il signor Pellegrini deve andarci cauto a sguinzagliare i suoi legali, perché il reato di calunnia esiste anche se giochi in serie A. Tanto più che… guarda che caso… Qualcuno dei nostri colleghi comincia a indagare e… opss… viene fuori da più parti che le denunce esistono, che sono per stalking, sono depositate da una escort rumena e, per dirla con il linguaggio giornalistichese “i carabinieri avrebbero già eseguito alcuni accertamenti” e “le indagini sarebbero in una fase preliminare”. Che in italiano vuol dire che gli investigatori indagano, ma sono solo all’inizio.
Ma guarda un po’ le denunce esistono
Ma guarda un po’ le denunce esistono. Quindi non c’è solo fumo, ma – dal punto di vista giornalistico – tanto arrosto. E se Pellegrini sarà colpevole e innocente non lo decideremo certo noi. Ed eccoli i giornaloni pronti a inseguire i cattivi di Dillinger. Che farà Pellegrini? Denuncerà anche loro? Noi torniamo a offrirgli le nostre pagine per replicare come e quando vuole, ma parlando dei fatti e non di “ovvie sciocchezze” che a noi non sembrano né ovvie, né sciocchezze.
Facciamo un pochino di rassegna stampa:
“Secondo quello che trapela i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avrebbero eseguito alcuni accertamenti per verificare i contorni della vicenda, in un primo momento delegati dalla Procura di Roma e successivamente arrivati a Parma, le indagini sarebbero in una fase assolutamente preliminare”. (RAI3 LAZIO TG della sera)
Il reato contestato al calciatore della Roma è chiaro: stalking, che in automatico ha fatto scattare la procedura del codice rosso a tutela della vittima. Per verificare se quanto raccontato dalla donna sia vero, la procura di Parma ha affidato le indagini ai carabinieri, anche quelli romani del nucleo investigativo.
In realtà sarebbero diverse le denunce depositate dall’accompagnatrice: una ad Avezzano, due a Parma e una a Roma. I presunti messaggi molesti del calciatore, secondo la testimonianza della donna, sarebbero avvenuti telefonicamente, ma anche attraverso altre persone nelle diverse città dove la donna lavorava”. (LA REPUBBLICA)
“Due verità contrapposte e una certezza: per il momento di penalmente rilevante non c’è nulla anche se un fascicolo è stato aperto dalla Procura di Parma”. GAZZETTA DELLO SPORT
“Il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, è stato denunciato per stalking e indagano i magistrati di Parma. Una escort che vive tra Avezzano e Parma lo ha denunciato già lo scorso agosto per una serie di comportamenti molesti e, a suo dire, «intollerabili»”. (CORRIERE DELLA SERA)
“La storia fra i due sarebbe esplosa nei mesi scorsi ma, dopo una frequentazione assidua, in seguito a una relazione condivisa, la vicenda ha preso una piega «molesta» secondo l’avvocato Samuele De Santis che la assiste con particolare impegno. Nei giorni scorsi, dopo che la denuncia era approdata a Roma (e da qui rimbalzata sulla scrivania dei pm parmensi) i magistrati del capoluogo emiliano hanno aperto un fascicolo per il reato di stalking e ascoltato per circa due ore la donna. La giovane, secondo il suo avvocato, vive in uno stato di ansia perenne dovuto al fatto di ricevere chiamate continue da numeri di telefono sconosciuti”. (CORRIERE DI ROMA)