Bianca Guaccero raccoglie i cocci e da donna intelligente quale è, commenta pacatamente la chiusura del suo programma. Una scelta obbligata, motivata da ascolti profondamente neri: tra il 2% e il 3% di share: forse anche gli spot pubblicitari riscuotono consensi maggiori… il che è tutto dire! Su Instagram la showgirl commenta: «Nella vita non sempre si può trionfare. Penso che ogni scelta, restituisca sempre pezzi importanti di consapevolezza».
Tra i “liberi tutti” c’è pure Bianca
Poi arriva l’autoconsolazione, doverosa e terapeutica in un momento così buio in carriera: «Nella vita non sempre si può trionfare… Ma come diceva la frase di un film che ho amato tanto (Aldilà dei sogni) “a volte quando si perde si vince”. Ed io, in questa esperienza, ho vinto rapporti nuovi, sodalizi di abbracci complici e paure condivise. Così come mi sono stati dimostrati principi solidi ed etica». Dopo tre sole puntate… liberi tutti… nel senso “tutti a casa propria”! Una decisione che la Rai ha motivato in maniera ridicola con «lo scenario fortemente competitivo del giorno di messa in onda». Che razza di giustificazione è?!? L’hanno scelto loro il giorno della programmazione, mica io!
Nella vita – come in tv – c’è sempre l’imprevisto
La bella Guaccero l’ha presa con filosofia, oltre che “in saccoccia”: «A 42 anni mi sembra di aver capito che ciò che lasciamo agli altri, i ricordi che costruiamo con e per gli altri, siano la vera essenza dello stare al mondo. E che la ricerca, il mettersi in discussione, il capire perché le cose non hanno funzionato, sono processi che non finiscono mai. Abbiamo combattuto contro i giganti, nuotato contro critiche feroci, e talvolta con paragoni improbabili… tenacemente provato a farvi arrivare tutto l’amore che abbiamo dentro».
La consapevolezza di aver fallito
«Ed abbiamo avuto anche quella “sana follia” che il rischio comporta, nel proporre qualcosa di nuovo. E io sarò sempre fiera di averlo fatto, perché l’essenza di ognuno di noi passa anche e soprattutto dalle cose che non sempre vanno secondo i nostri piani. Personalmente penso che ogni scelta, restituisca sempre, e sottolineo sempre, pezzi importanti di consapevolezza, mattoni sui quali costruire grattacieli sempre più alti e più saldi».
Musi lunghi
Adesso occhi puntati sulla De Girolamo e il suo talk Avanti popolo, che sostituisce il martedì sera su Rai3 Cartabianca della migrante Bianca Berlinguer. L’ultima puntata è andata ulteriormente male della precedente: un guiness dei primati in negativo con 312 mila spettatori (1.8% di share): potremmo essere in grado di pubblicare, uno per uno, i nomi di tutti gli abbonati davanti allo schermo… che non occuperebbero poi molto spazio! Idem con patate per Il mercante in fiera condotto da Pino Insegno su Rai2: una performance negativa che gli potrebbe far perdere anche la conduzione de L’eredità alla quale era destinato a partire dal prossimo gennaio, visto che Amadeus si dovrà occupare a tempo pieno degli ultimi ritocchi al festival di Sanremo.
Ulteriori conduzioni traballanti
Se la Guaccero piange, anche Max Giusti (Fake Show, peraltro non disprezzabile come idea) e Serena Bortone (Che sarà, noioso e banalotto) non ridono. Se ci aggiungiamo i risultati modesti de La volta buona di Caterina Balivo al pomeriggio e di Macondo con la Raznovich in prima serata su Rai3… l’ultima spiaggia per Via Mazzini potrebbe essere quella delle repliche dell’intera produzione del Commissario Montalbano e dei film di Totò.