Elly Schlein è riuscita a portare Sabato in piazza del popolo a Roma oltre 50mila militanti del suo partito. La manifestazione, indetta dalla segretaria del partito democratico intitolata “Per un futuro più giusto. L’alternativa c’è”, ha generato una forte partecipazione popolare anche tra i giovani. Presente insieme alla Schlein anche l’ex premier Giuseppe Conte (presidente del M5s) che al suo arrivo in piazza del Popolo è stato accolto da un caloroso abbraccio della segreteria del PD. Non hanno invece voluto prendere parte alla manifestazione Matteo Renzi (Italia viva)e Carlo Calendac(Azione), dimostrando così un rifiuto a consolidare un’opposizione totale alla Meloni Scelta che il giornalista Pietro Senaldi, direttore del quotidiano Libero, durante la trasmissione In onda di La7 commenta così: “ il solito sinispume”.
Schlein su tasse, accordo Albania e riforma costituzionale
La Schlein, durante il suo intervento, ha toccato tutti i gli argomenti del tavolo di governo. Sulle tasse ha detto ”Meloni strizza l’occhio a chi evade e da una sberla agli imprenditori onesti “. Il commento all’intesa con l’Albania è secco: ”Non c’è alcun accordo, perché gli accordi devono passare dal parlamento“. Ma l’attacco più duro della segretaria del PD dal palco di piazza del Popolo al governo Meloni è dedicato alla riforma costituzionale: “Giorgia Meloni non vuole governare ma comandare, la destra ha sempre sognato di smantellare la Repubblica parlamentare per l’uomo solo al comando , ma la storia di questo Paese ha dato e non è andata bene”.
Botta e risposta
Poco dopo l’attacco della segretaria del PD arriva la replica social della premier. Giorgia Meloni in un post pubblicato nel suo profilo risponde: ”Cara Elly, noi vogliamo semplicemente che siano i cittadini ad avere più potere, dando così maggior forza e stabilità all’italia. Cioè quello che dovrebbe sostenere ogni sincero democratico”.
La politica non ha gender, ha solo agende
Certo che fa effetto vedere oggi due donne essere leader dei due principali partiti opposti; Giorgia Meloni a capo di Fratelli d’Italia, un partito fondato nel 2012 sugli ideali di una destra radicale e Elly Schlein segretaria del Partito Democartico fondato nel 2007 come fusione di due principali partiti di centro sinistra di quel periodo. Ma la politica come è giusto che sia non deve avere gender ma solo agende da condividere, unite possibilmente a degli ideali convinti e sinceri.
Due donne, due partiti opposti
Questi due capi di partito hanno sicuramente da donna la mia stima per l’impegno e la determinazione con cui affrontano il loro lavoro. Ma questa lotta messa in campo ora dalla Schelein verso il governo Meloni in un momento in cui si dovrebbe veramente solo pensare agli interessi del ruolo internazionale della nostra italia , in un momento di instabilità economica interna e di conflitti accesi esterni che rischiano di diventare mondiali… mi sembra veramente inutile. Manifestare contro un governo che è salito al potere da poco più di un anno è solo tempo sprecato, un tempo che si toglie solo a fare meglio e di più in parlamento.
Privilegiare gli interessi più importanti
Da telespettatrice di questi teatri demagogici sono ormai disillusa a sperare in una stabilità politica e soprattutto stanca di assistere puntualmente alle stesse dinamiche. E mi chiedo se sia così difficile attendere in panchina il proprio turno facendo per una volta prevalere gli interessi mondiali del nostro paese e tenersi le campagne elettorali pronte per le prossime elezioni, attendendolo lo scadere del mandato del leader in carica.
Il tanto discusso quinquennio
Cosa servono i 5 anni se non si riescono mai ad usare, chi ha stabilito la durata del mandato avrà fatto dei ragionamenti a riguardo, no? Non si può continuamente provare a fare cadere un governo, altrimenti non ci si deve stupire se chi sta al governo promuova una riforma costituzionale. Mai come oggi il governo italiano ha la necessità di avere una maggiore credibilità da parte delle istituzioni internazionali e non dobbiamo farci le trame di potere in casa nostra.
I sondaggi oggi e le parole di Giorgio Gaber ieri
Gli ultimi sondaggi politici secondo la supermedia Youtrend/Agi, che mette insieme oltre 20 sondaggi pubblicati nelle ultime settimane da 12 istituti, mostrano chiaramente che i partiti di Schelein e Meloni risultano essere in testa alla classifica di gradimento tra i partiti politici italiani.
Il PD con il 19,4% di preferenze e Fratelli d’Italia mantiene la maggioranza con il 28,8%. In questo marasma di partiti l’unica colonna sonora che accompagna i miei tentativi di riflessione è la canzone di Giorgio Gaber “Ma cos’è la destra… cos’è la sinistra”. E ancora me lo chiedo perché se viaggiamo per stereotipi allora una leader che viene dalle case popolari dovrebbe essere di sinistra? Mentre invece chi ha fatto le scuole in svizzera non dovrebbe essere di destra? Ma qui risulta essere l’esatto opposto.
Umberto Galinberti e il suo “la politica non è più sede del potere”
La triste verità è solo una, come esprime da molti decenni ormai il filosofo Umberto Galimberti, puntando il dito contro la “società della tecnica“, quella in cui viviamo “senza un’etica che sappia guidarci”. Per Galimberti esperto e stimatore dell’antica tradizione greca dove ebbe inizio l’origine dell’arte di fare politica “oggi il denaro è il generatore di tutti i valori, è il capitalismo che decide tutto, il mercato. La politica non è più sede del potere. I governi guardano al mercato il quale, a sua volta, guarda al profitto. Siamo e dobbiamo essere tutti consumatori, ancora prima che cittadini “.
Monica De Luigi