Home EDITORIALI AFFARE JUVE-MANDRAGORA: UDINESE SOTTO INDAGINE PER FALSO BILANCIO

AFFARE JUVE-MANDRAGORA: UDINESE SOTTO INDAGINE PER FALSO BILANCIO

Proseguono le indagini sulle operazioni di mercato, considerate sospette dagli inquirenti, condotte dalle Juventus nei confronti di altri club italiani. Oggi è toccato alla Procura di Udine che ha puntato la lente sull’operazione che ha concesso a Rolando Mandragora di vestire la maglia dell’Udinese. La Juve diede l’attuale centrocampista della Fiorentina nel 2018 alla modica cifra di 20 milioni di euro.

Rolando Mandragora all’Udinese

Le ipotesi

Le ipotesi, che ci auguriamo rimangano tali, comprenderebbero al momento tre reati: il falso in bilancio, l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza e la dichiarazione fraudolenta mediante documenti falsi… una bella lista della spesa! Il decreto è stato notificato al presidente del Club, Franco Soldati, e al vicepresidente Stefano Campoccia, oltre che la stessa Udinese Calcio.

Che cosa non quadra?

Secondo gli investigatori, a non quadrare ci sarebbe il patto stipulato fra i due club in essere. In poche parole, si tratterebbe di un obbligo irrevocabile della Juventus a esercitare il diritto di opzione per riacquistare a titolo definitivo Mandragora dalla stagione 2020/2021, con un pagamento di 20 milioni di euro, piuttosto che presentare, nell’accordo, un diritto di recompra.

Ed è qui che “cascherebbe l’asino”, perché nascerebbe l’ipotesi dell’evasione fiscale, poiché nel frattempo l’Udinese aveva comunque indicato nella dichiarazione dei redditi la detrazione delle quote di ammortamento, pari a 6,6 milioni di euro, relative all’affare con la Juve per Mandragora. Dunque, secondo la Procura, considerando l’azzeramento economico dell’operazione, si tratterebbe di elementi passivi fittizi da cui, fra le altre cose, sarebbe derivata un’imposta evasa per quasi 1,6 milioni di euro.

L’Udinese prova a difendersi

“Un’attività dovuta, dopo che i colleghi di Torino ci hanno trasmesso gli atti di nostra competenza territoriale – ha spiegato il Procuratore di Udine, Massimo Lia – Le perquisizioni sono servite ad acquisire i dati necessari a capire come, contabilmente, l’operazione sia stata gestita e accertare così se ed eventualmente quali reati contestare”. “L’operazione di cessione dei diritti sportivi è regolare – afferma l’avvocato Maurizio Conti, legale del presidente Soldati – e tutte le ‘appostazioni’ contabili riflettono movimenti di denaro realmente avvenuti”. La Vecchia Signora ha una fedina penale piuttosto ambigua, staremo a vedere cosa rileveranno le indagini, che, per il momento, sono ancora in fase preliminare.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.