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Vacchi “action man âgée”, ovvero… il declino del maschio alfa nella società occidentale

Sono circa 23 milioni i follower di Gianluca Vacchi. Ma come è arrivato a questi numeri che conferiscono al suo profilo instagram il quarto posto nella classifica degli influencer italiani più seguiti? L’imprenditore nasce a Bologna nel 1967 in una famiglia molto agiata. Ottenuta la laurea in economia, Gianluca inizia a lavorare nell’azienda di famiglia dove detiene il 30% del capitale fino a 29 anni. Successivamente a questa esperienza fatta nel business familiare decide di dedicarsi a nuove attività imprenditoriali. Diversificando il proprio business in vari settori merceologici. Anche se è solo cavalcando l’avvento dei social network che riuscirà ad ottenere la fama in breve tempo.

L’autopromozione come dandy del “Bel Paese”

Grazie alla disponibilità di ingenti somme economiche investe su una cospicua campagna social a livello internazionale. L’imprenditore bolognese riesce così ad affermarsi in poco tempo come un dandy italiano che inneggia al senso della vita edonistica. Famose le sue “dance” sugli yacht di lusso circondato da giovani ragazze oppure i suoi look eccentrici (come lo smeraldo incastonato nel pizzetto), tutti parte di una pianificazione di contenuti che ostentano il lusso estremo accompagnati dal motto “enjoy”.


I sondaggi rivelano che è più amato all’estero

Ma in realtà non è l’Italia il paese dove Vacchi si dimostra maggiormente apprezzato. Un sondaggio fatto dalla trasmissione Matrix sette anni fa mostrava le città dove Gianluca Vacchi risultava essere più virale. infatti nei primi posti della suddetta analisi emergevano le città di Mosca, Istambul, San Pietroburgo e Città del Messico. Sempre nel corso dell’intervista durante la medesima trasmissione Vacchi dichiarò che “i giovani vivono oggi in un vuoto identificativo emulativo e non riescono a identificarsi nella classe politica che ha fallito, l’imprenditoria italiana è troppo vecchia per cui i giovani si identificano in me che sono una figura trasversale un modello edonistico sano“. Ed è proprio sulla scia di questa manifestazione di “edonismo sano” che Vacchi nell’ultimo post video, pubblicato sul suo profilo Instagram mira a voler comunicare. Infatti, qualche giorno fa l’imprenditore ha postato un video dove si immerge in boxer nero in una vasca di latta ghiacciata urlando “winter is coming!!!”. Al video segue quello che ha la parvenza di un consiglio scientifico: “Acqua a meno 5 gradi, 3 volte al giorno per un totale di 25 minuti, i benefici sono inimmaginabili”.

Un’inutile spreco di un bene preziosissimo

Ovviamente i benefici e il valore di una doccia fredda sono molti e ben noti: rafforza il sistema immunitario, accelera il recupero dei muscoli, attiva la circolazione e tonifica la pelle. Ma parliamo di una doccia non d’immersioni in una vasca ghiacciata alla temperatura indicata da Vacchi, che potrebbe causare ipotermia oltre che a essere pericolosa per il sistema cardiaco. Ma il post di Vacchi in questione non è solo diseducativo dal punto di vista della salute ma anche dal punto di vista ambientale se si considera lo spreco d’acqua che viene mostrato. Va bene ambire all’amor proprio e alla cura personale del corpo… ma bisognerebbe anche avere più rispetto, soprattutto adesso, di uno dei beni primari alla vita umana: l’acqua. Che non tutti i paesi del mondo dispongono in ugual misura.

https://www.youtube.com/watch?v=bE6xZgu-3WI

Messaggio negativo

Il messaggio di Vacchi rappresenta, oggi più che mai, un insulto alla popolazione di Gaza che, in queste ore, vive una tragedia doppia. Nella dichiarazione dell’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani sull’accesso all’assistenza umanitaria a Gaza si legge: “Con la chiusura di 10 pozzi d’acqua a Rafah – l’unica fonte d’acqua della città – e degli impianti fognari e di desalinizzazione, i 2,3 milioni di abitanti di Gaza avranno un accesso molto limitato o nullo all’acqua potabile e saranno esposti al traboccamento di liquami grezzi, aggravando le condizioni già sovraffollate e insalubri e rischiando focolai di malattie di proporzioni epidemiche”.


Vacchi modello del nulla

Vacchi al suo 50° compleanno dopo aver stappato 48 bottiglie di don Pérignon affermò: “Più che l’emblema del lusso e della ricchezza sono l’emblema del viverli con naturalezza“. Ma cosa c’è di naturale nel riempire una vasca sprecando 150 litri d’acqua tre volte al giorno con l’unico obbiettivo di sentirsi più giovane e in salute? Davvero, come lui stesso ha affermato, è uno “stimolo per i ragazzi che hanno bisogno di sognare”? Che cosa sognano i giovani follower di Vacchi? Un corpo perfetto e l’eterna giovinezza come quello a cui sembrerebbe puntare l’influencer che ha ormai compiuto 56 anni? Il quale ricorre anche a Punture di testosterone per aumentare la propria massa muscolare.

La percezione del proprio corpo può diventare nociva

Ma anche dedicarsi troppo al proprio fisico può nuocere la salute. La Vigoressia conosciuta anche come dismorfia muscolare è una condizione di salute caratterizzata dall’ossessione per la muscolatura del proprio corpo e la compulsione all’esercizio fisico. In quest’ottica patologica vi è l’implicita e ferma convinzione che si è tanto maschili tanto quanti muscoli si possiedono. Quali sono le cause della Vigoressia nella nostra società che stanno portando al declino del maschio? Il biologo e nutrizionista Fabio Maffezzoni parlando di Vigoressia ha citato uno studio sociologico del 2005. Un’analisi che traccia le principali differenze culturali tra la società occidentale e quella orientale dal punto di vista della percezione del fisico maschile. Da questo studio emerge che la percezione del maschio a livello sociale tra le popolazioni asiatiche e quelle occidentali è estremamente diversa. Modificatasi negli ultimi 50 anni. Una delle cause maggiori, che ha portato al cambiamento della percezione del maschio nella società occidentale, è stato il cambiamento dei modelli di giocattoli per bambini (action man) e l’incremento della presenza di uomini nudi nelle riveste che dal 1958 al 1998 ha avuto un boom esponenziale passando dal 3% al 35% (mentre il corpo nudo della donna negli stessi anni ha avuto una visibilità costante al 20%). Ma questo non è avvenuto altrettanto nella società orientale che ha avuto sempre canoni estetici di nudità maschile di modelli occidentali. Questo studio sociale in parte sopracitato mostra solo gli impatti della pubblicità sulle riveste e non comprende il boom di influencer di sesso maschile che, come Gianluca Vacchi, stanno modificando il valore di percezione della figura maschile. Se in meglio o in peggio… valutate voi.

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Monica De Luigi, esperta di comunicazione, curiosa, ricercatrice e critica. Muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo producendo arrangiando e interpretando dischi di musica pop, terminati gli studi a Londra, torna in Italia per lavorare come responsabile marketing nell'azienda di famiglia di real estate. E' appassionata di psicologia, astrologia, esoterismo e antroposofìa.