Avete presente la contrapposizione fra giorno e notte? Due facce della medesima medaglia… ma così differenti. Qualcuno sostiene che i poli opposti ad un certo momento s’incontrino… ma ci risulta davvero difficile immaginare un punto di contatto fra il talentuoso tennista altoatesino e Sferaebbasta, rappresentante pseudo-musicale di una generazione che sembra davvero allo sbando. Senza patria e senza bandiera.
Sfera… ma bbasta!
Quello del “trapparo” di Sesto San Giovanni è una “musica” molto lontana da quella dell’old school rap. Un termine, trap, che nasce ad Atlanta, caratterizzato da testi zeppi di riferimenti allo spaccio di droga (le trap house – sappiatelo – sono gli appartamenti abbandonati utilizzati per cucinare e vendere quella merda), una deriva del rap appoggiata su basi elettroniche da 140 bpm, con bassi roboanti e un massiccio uso di autotune, vera e propria maledizione del bel canto. Qui la preparazione musicale non serve assolutamente, basta una batteria elettronica Roland TR-808 e qualche volgarità che i più arditi osano definire “testi”. Sempre gratuitamente oltraggiosi, sfacciati e privi di contenuti.
Nonostante tutto arriva nelle chart mondiali
La cosa ben più grave, a parte l’assenza totale di densità autorale, ridotta a sterili slogan ripetuti in maniera ossessiva da zombie narcolettici del microfono, sono i numeri che – purtroppo – questa #musicademmerda (come la definisce perfettamente l’intelligente critico musicale Michele Monina) raccoglie: milioni di stream, posizioni di rilievo nelle chart che battono ogni record, addirittura presenti nelle chart mondiali. Sappiamo bene che la musica apprezzata dai giovani ha sempre fatto schifo alle generazioni precedenti, una storia già sentita nei decenni passati. Basti pensare al furore del movimento punk che sputava sul classic rock di Pink Floyd, Beatles e Rolling Stones. Ma, a differenza del punk, dove alla base esisteva un discorso di rivolta sociale abbinato ad una straordinaria fantasia di talenti discografici diversi… qui siamo davanti ad un’accozzaglia di volgarità fine a sé stesse. Specchio fedele dei tempi che siamo chiamati a vivere.
Fortunatamente esiste un contraltare
Per uno Sferaebbasta (e simili) che vomita volgarità attraverso un microfono – con colleghi come Elodie che, prima si professa in favore delle donne, salvo poi collaborare a brani sessisti come Anche stasera – fortunatamente il rovescio della medaglia è rappresentato dalla “meglio gioventù capeggiata da giovani come Jannik Sinner!
La virtuosità di Jannik
Sacrificio, dedizione, rigore, concentrazione, talento… valori che animano il suo essere sportivo, in grado di farlo arrivare sul tetto del mondo con palle (di tutti e due i generi) e racchetta. Un esempio virtuoso di dedizione assoluta: questo il segreto del suo momento attuale strepitoso, oltre naturalmente ad un innato talento che il buon Dio gli ha regalato. Questo discorso vale sia per lui, superstar sportiva… ma dovrebbe essere d’esempio anche per tutti noi, comuni mortali. Ognuno chiamato a dare sempre il meglio ogni giorno, sia che si tratti di fare il muratore, il direttore di banca, il giornalista, il salumiere, il politico o lo studente. Solo col meglio si raggiunge l’eccellenza, col resto si arriva solo al nulla.