Un match senza esclusione di colpi Ucraina-Italia a Leverkusen con la squadra dei “gialli” determinata fino all’ultimo a soffiare il posto a Germania 2024 all’Italia. Ma la squadra di Spalletti resiste e, grazie allo 0-0 si qualifica per gli Europei dove si presenterà da campione in carica. Tante le occasioni da una parte e dall’altra ma al 95′ l’arbitro – che di nome fa Jesus – fischia la fine (senza concedere un rigore all’Ucraina) e l’Italia si qualifica per la fase finale degli Europei. E mentre nel mondo calcistico si parla addirittura di “mafia” italica… noi cominciamo a prepararci mentalmente per il torneo europeo.
La reazione del tecnico ucraino
Una sola parola: elegante. Chi si aspettava scenate da sceneggiata napoletana da parte di Serhij Rebrov è rimasto deluso. Non è in linea con il suo carattere alzare la voce e sbraitare – noi in questo siamo spesso maestri – nonostante il contatto tra Cristante e Mudryk nell’area azzurra al 93′ lasci più di un dubbio. La posizione di Rebrov, sollecitato in conferenza stampa da parecchi giornalisti, è stata molto chiara. “Cristante su Mudryk? Per me era rigore, non ci sono dubbi. Ma non sta a noi decidere. L’arbitro non è stato chiamato a verificare. C’è il Var, che evidentemente non ha ritenuto opportuno richiamare l’arbitro al monitor”.
Reazioni italiche da valutare il prossimo anno
Prendiamo nota delle dichiarazioni a fine partita da parte dei nostri… perchè, come al solito, sono cariche di entusiasmo e di propositi altisonanti. La nostra squadra prima spreca, poi soffre, raggiungendo uno stiracchiato 0-0, utile a strappare per il rotto della cuffia la qualificazione a Euro 2024. Evitando l’onta di una nuova, clamorosa eliminazione come negli ultimi due Mondiali. O comunque, di un pericolosissimo doppio spareggio a marzo contro avversari insidiosi. Grande la soddisfazione a fine gara tra i calciatori azzurri, con Gigio Donnarumma che dice: “Siamo contentissimi, siamo dove meritiamo di essere, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto. Grazie al nuovo mister, allo staff: siamo agli Europei. Ci arriviamo da detentori del titolo e andiamo lì per vincere. Ci abbiamo messo tanto orgoglio, la qualificazione è per i tifosi, ci hanno dato una mano a difendere negli ultimi minuti che non si può spiegare”.
Se Frattesi avesse segnato nel primo tempo…
Frattesi ha forse sulla coscienza un bel po’ di sofferenza azzurra, non avendo saputo sfruttare un pallone d’oro nel primo tempo: “Sapevamo che se non fossimo riusciti a far gol nei primi 60′ sarebbe diventata complicata. Loro l’hanno messa sul fisico, hanno giocato sulle palle alte: abbiamo sofferto, ma abbiamo fatto una buona partita e contava passare il turno. Il contatto fra Cristante e Mudryk? Non sembra così netto. Sembra che non lo tocchi, poi dal campo sinceramente non ho visto nulla: vedendo un altro replay sembrava l’avesse toccato, ma se ne vedo un altro Bryan non l’ha neanche sfiorato. Conta comunque aver centrato l’obiettivo, siamo campioni e vogliamo difendere il titolo”.
Tutto è bene quello che finisce bene… con un piccolo aiuto anche da parte dell’arbitro Jesus Gil Manzano. Lo stivale sentitamente ringrazia.