Home CRONACA Ministro Lollobrigida: il ritardo nooo… non lo posso considerare

Ministro Lollobrigida: il ritardo nooo… non lo posso considerare

Fermata a richiesta per Lollobrigida: le sue ragioni sono più importanti di quelle degli utenti comuni. I ritardi sui treni, purtroppo, sono all’ordine del giorno. Ai tempi del Duce si diceva che arrivassero in orario: probabilmente era vero… senza però scendere in ulteriori dettagli su tutto il resto. Però pensare di poter, in funzione del proprio ruolo istituzionale, usufruita addirittura di una fermata ad personam straordinaria e non prevista, cone quella “ordinata” dal Ministro dell’Agrocoltura Francesco Lollobrigida… è davvero troppo. Ed è accaduto ieri, sul del Frecciarossa Torino-Salerno alla stazione di Ciampino, pochi chilometri a sud della Capitale.

Quasi due ore di ritardo nell’ennesima giornata campale

Lollo, dai… non fare così, sono cose che capitano…

A scendere dal convoglio sarebbero stati solo il ministro e una o due persone del suo entourage. Il treno era partito da Torino alle ore 7.00 in direzione Salerno, accumulando un ritardo di quasi 2 ore. Proprio su quel treno, a Roma Termini, intorno alle 12:00, è salito il Ministro Lollobrigida, diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l’inaugurazione del nuovo parco urbano. Un guasto sulla linea ha però portato Trenitalia ha dirottare tutte le Frecce e gli Intercity sulla “vecchia” Roma-Napoli, quella che passa da sud, per poi farli ricongiungere con la linea “nuova”. Come se non bastasse… un ulteriore problema a uno scambio tra le stazioni di Zagarolo e Valmontone ha creato ulteriori perdite di tempo.

Un’agenda fitta di impegni

Le ragioni di Lollobrigida, agenda di impegni alla mano, reclamano che dopo l’evento a Caivano sarebbe dovuto rientrare il prima possibile a Roma per registrare il suo intervento nella trasmissione Avanti Popolo, condotto da Nunzia De Girolamo. In soldoni… ritardare di qualche ora l’evento di Caivano – non rinviabile – avrebbe significato far saltare tutto. Fonti governative spiegano che “l’assenza del governo sarebbe stata una delusione sia per le tante persone presenti che attendevano l’inizio dell’evento, soprattutto per bambini e studenti accorsi sotto la pioggia nella scuola e al parco, sia per le istituzioni. Il treno purtroppo aveva circa 100 minuti di ritardo. Per non deludere i cittadini e per rispettare l’impegno preso con la comunità di Caivano, il ministro sarebbe andato perfino a piedi”.

Auto blu… pensaci tu

Il personale di Rfi alla stazione di Ciampino, messo in allarme dalla centrale operativa, autorizza quindi il capotreno ad una “fermata straordinaria” nella cittadina aeroportuale. Favorendo la discesa del ministro con due persone dello staff al seguito scendono e, scortate dalle forze dell’ordine, salgono sull’auto blu presente all’esterno della stazione, partendo a tutta birra verso Caivano. Per l’anonimo passeggero, in caso di ritardo, rimane solo il potersi appellare ad un rimborso – il più delle volte parziale – della corsa. E per tutti i problemi causati da questo disservizio… non ci sarà mai un auto blu ad aspettarli.

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