Home EDITORIALI Bernardini de Pace sfida il patriarcato: “Nelle relazioni vedo prevalentemente matriarcato”

Bernardini de Pace sfida il patriarcato: “Nelle relazioni vedo prevalentemente matriarcato”

Annamaria Bernardini de Pace smonta il mito del patriarcato nel delitto di Giulia, affermando di osservare maggiormente un mondo matriarcale dal suo punto di vista. L’avvocato, figlia di un magistrato autoritario ed ex moglie di un fascista, rivela la sua transizione da femminista a una visione più complessa del panorama dei rapporti uomo-donna. Finalmente qualcuno controcorrente, visto il caos contro il patriarcato a seguito dell’omicidio di Giulia Cecchetin.

Bernardini sostiene il matriarcato

Rivendicando il cambiamento nel panorama familiare a seguito delle riforme del 1975, Bernardini de Pace sostiene che le donne, ora che hanno ottenuto parità giuridica, aspirano a una posizione di maggior potere. Al centro delle sue argomentazioni, il ruolo materno: le madri, convinte di avere un diritto esclusivo sui figli, sono in prima linea nei ricorsi di separazione, mentre i mariti, a suo dire, lasciano tracce delle loro infedeltà mentre le mogli traditrici rimangono invisibili, in quanto più brave a nascondere i tradimenti.

Inoltre, secondo l’avvocato, molte donne, specialmente quelle coniugate con uomini facoltosi, cercano il divorzio solo per spremere economicamente il partner. I loro comportamenti tradizionalmente meno scandalosi sono ora segnati dall’aspirazione a un’ascensione sociale, pubblicando sui social network foto compromettenti per evidenziare il proprio controllo nella relazione. Bernardini de Pace pone il focus sulle donne che, secondo lei, prendono decisioni fondamentali per gli uomini, diventando in seguito le vere vittime della situazione.

L’intervista della Bernardini a Libero

L’intervista di Annamaria Bernardini de Pace a “Libero” ha generando discussioni. La famosa avvocata matrimonialista non teme le critiche delle femministe ma sottolinea la mancanza di patriarcato nella società. In seguito al tragico femminicidio di Giulia Cecchettin, la discussione è accesa. Bernardini de Pace respinge l’idea del patriarcato, affermando di vedere più un mondo matriarcale.

Bernardini de Pace esprime la sua stima per Giorgia Meloni e discute della terminologia di genere nel contesto professionale. Sul tema dei femminicidi, critica la mentalità delle donne educate a sopportare e sottolinea la necessità di separarsi da relazioni tossiche. Parla anche del caso di Giulia Cecchettin, sostenendo che il problema non sia stato cercato da Giulia ma che avrebbe dovuto pensare più a se stessa che a Filippo. Infine, l’avvocato si rivolge al coinvolgimento politico in queste questioni e critica il film di Paola Cortellesi, sottolineando l’importanza dell’autonomia femminile senza aspettare un salvataggio politico.

Matriarcato vs patriarcato, oggi

Il concetto di matriarcato si contrappone al patriarcato in termini di struttura sociale e ruoli di genere. Mentre il patriarcato si riferisce a una società in cui il potere e l’autorità sono prevalentemente detenuti dagli uomini, il matriarcato è una struttura sociale in cui le donne detengono il controllo o godono di un’autorità predominante.

Nel contesto dell’omicidio di Giulia Cecchettin, si è parlato del presunto patriarcato come possibile causa dell’evento tragico. Tuttavia, alcuni sostengono che non esista un vero e proprio patriarcato nella società moderna e che, al contrario, esistano dinamiche di potere femminili più forti, o addirittura un’ascesa del matriarcato.

Il matriarcato è spesso associato a sistemi sociali in cui le donne svolgono ruoli chiave nella struttura familiare, nella preservazione delle tradizioni culturali e nell’eredità dei beni. Alcuni sostengono che questa struttura possa esistere in diverse forme e che, in alcune società, le donne possono detenere un potere e un’autorità significativi.

È importante notare che i concetti di patriarcato e matriarcato possono variare notevolmente da una cultura all’altra e che non esistono necessariamente come sistemi sociali completamente opposti, ma piuttosto come modelli che possono intersecarsi o sovrapporsi in diversi modi all’interno di una società. Nel dibattito pubblico sull’omicidio di Giulia Cecchettin, l’analisi sulle dinamiche di potere di genere, che coinvolge sia il patriarcato che il matriarcato, è importante per comprendere meglio le cause profonde di fenomeni così tragici e per avviare un dibattito costruttivo su come affrontare queste questioni nel contesto della società attuale. Ma tutto questo discutere non può riportare in vita Giulia, ma potrà servire a lasciare un segno?

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