La trasmissione Avanti Popolo, condotta da Nunzia De Girolamo su Rai 3 il martedì in prima serata, non avrà un seguito. Questa decisione è stata presa non solo a causa degli ascolti costantemente bassi, in media fra il 2 e il 3 percento, ma anche per i costi elevati. Si parla di oltre i 200mila euro a puntata, dovuti alla produzione esterna di Fremantle. Il programma, che aveva sostituito Cartabianca dopo l’addio di Bianca Berlinguer, non farà parte della programmazione invernale della Rai gestita da Roberto Sergio.
Per la Rai “Avanti Popolo” finisce qui
Per l’ex ministra, si sta valutando un suo ritorno alla trasmissione “Ciao maschio” su Rai 1 il sabato in seconda serata. Avanti Popolo ha vissuto un periodo difficile con controversie riguardanti la selezione degli ospiti e l’intervista al marito Francesco Boccia, esponente del Partito Democratico, nella prima puntata. Successivamente, la presenza in studio di Fabrizio Corona e della diciannovenne vittima di uno stupro di gruppo a Palermo ha attirato critiche e attenzione delle Commissioni Pari Opportunità Rai e Usigrai.
Un comunicato congiunto ha sottolineato che Avanti Popolo sembrava ignorare gli obblighi del Servizio Pubblico. La trasmissione ha suscitato disapprovazione per l’intervista dettagliata a Asia, la giovane vittima dello stupro, in contrasto con le politiche di genere approvate dal CDA.
Altre chiusure in Rai
Questo richiama il precedente della chiusura della trasmissione “Liberi tutti” su Rai 2 il 7 novembre per motivi simili: ascolti bassi. La situazione degli ascolti riguarda anche Pino Insegno, il suo Il Mercante in fiera su Rai 2 ha avuto bassi numeri. Portando alla sua esclusione da “L’Eredità” che inizierà a gennaio. Resta da vedere se Insegno, amico di Giorgia Meloni, riuscirà a rimanere in auge nel panorama televisivo.
Fabrizio Corona ad “Avanti Popolo” era stato censurato
Fabrizio Corona, ospite da Nunzia, ha dichiarato di essere stato “censurato” durante la sua partecipazione al programma Avanti Popolo su Rai3, condotto da Nunzia De Girolamo. In un post su Instagram, Corona aveva espresso il suo disappunto per non essere riuscito a dire ciò che voleva. Affermando anche di aver lavorato intensamente con un amico per portare avanti un’importante inchiesta senza dormire per sei giorni consecutivi. Ha sottolineato di aver avuto la promessa di mostrare in televisione il suo lavoro, ma durante l’intervista è stato interrotto da un audio, poi non trasmesso, in cui si sentiva la voce di Zaniolo e di tre giocatori di Serie A parlare di scommesse e di grosse somme di denaro. Corona ha criticato la situazione, definendola un inganno nei confronti del pubblico e verso di lui.
Il suo post su Instagram proseguiva affermando che oggi bisogna fare da soli in televisione e stava valutando cosa fare e dove mostrare le informazioni raccolte, nonostante l’importante inchiesta sia stata censurata. E così appunto è stato con la creazione di Hego tv.
Durante l’intervista a “Avanti Popolo”, Corona ha affermato che tra il 30 e il 40% dei giocatori di calcio erano coinvolti nel calcioscommesse. Menzionando altri tre calciatori che erano coinvolti nell’inchiesta della procura di Torino: Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Ha espresso preoccupazione riguardo alle conseguenze delle indagini sull’intero calcio italiano e sulla possibilità che l’inchiesta si estenda a più giocatori, chiedendosi quali saranno le implicazioni sul campionato e sul calcio in generale.