Un consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Brindisi, Cesare Mevoli, è finito al centro delle polemiche perché sui social ha definito «fortemente imbarazzante» la «sovraesposizione mediatica di Elena Cecchettin», sorella di Giulia, uccisa da Filippo Turetta. Il Partito democratico chiede a gran voce – metaforicamente – la sua testa, lui non si pente di nulla e tira dritto. Il centrodestra locale tace, ad eccezione del sindaco (sempre di centrodestra) Giuseppe Marchionna che, pur non condividendo l’esternazione di Mevoli, ha ribadito che una cacciata del consigliere è fuori discussione.
Rispetto in nome della democrazia, anche quando le idee sono diverse
«Io – in una sua dichiarazione il primo cittadino spiega – sono per la liberà di espressione. Posso condividere o non condividere e in questo caso non condivido. Ma non mi sembra che questo abbia un’attinenza con l’attività amministrativa del Comune di Brindisi. Al la base c’è il rispetto delle opinioni altrui, anche quando non sono condivise. Gli altri partiti sono altrettanto liberi di esprimere la loro opinione. Per fortuna viviamo in un Paese democratico, è una fortuna che apprezzo ogni giorno».
Adorato Bafometto…
Mevoli aveva scritto: «La sorella della sfortunata Giulia sale in cattedra e senza che nessuno glielo chieda, colpevolizza e detta le regole che tutti gli uomini devono pedissequamente osservare». «Ricordiamo a questa ragazza – ha aggiunto -, grande appassionata di Bafometto (idolo pagano adorato dai templari, ndr), croci capovolte e pentacoli, che i veri uomini sanno perfettamente come comportarsi e convivono in modo pacifico con le donne da sempre. Rispettandone l’essenza, i sentimenti e la sensibile natura. Chi commette abusi e/o omicidi va in galera, semplice. Ma quelli, non sono veri uomini. I veri uomini non hanno bisogno dei consigli di una ragazza che farebbe meglio a rispettare la sorella, stringendosi attorno alla famiglia in un dignitoso silenzio di preghiera».
Torna il mito dell’uomo macho
Rincarando la dose, il consigliere insiste, sempre sui social, postando una foto di Turetta: «Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato. Guardateli, guardateli bene in faccia. Guardate le altre immagini presenti sul web di questi due qua: i volti puliti, le sopracciglia curate, le spalline strette nelle loro camicette su misura, i braccini sottili, le manine intonse. Sono i figli della mascolinità tossica? Non crediamo proprio, questi sono i vostri uomini rieducati, decostruiti, femminilizzati». Proseguendo: «Parlano di loro come bravi ragazzi, famosi per la loro mitezza, gente che non ha mai dato un problema e noi ci crediamo; questi qua, pavidi e remissivi. Probabilmente non hanno nemmeno mai partecipato ad una scazzottata. Ed è esattamente di questi ometti che dovete avere paura: gelosi, insicuri, invidiosi, spaventati, egocentrici, possessivi, isterici, incapaci di affrontare i problemi. In una parola, DEBOLI».
Tutto per una felpa da skater
Lei attacca il patriarcato, in molti l’accusano di satanismo. Una felpa del brand Thrasher, una delle più note riviste mondiali di skate con sede a San Francisco – fondato oltre 40 anni fa da Eric Swenson e Fausto Vitello – basta a scatenare il delirio. Che coinvolge anche un consigliere regionale in Veneto, Stefano Valdegamberi, ex leghista eletto con la lista Zaia Presidente e poi passato al Misto. Durante un suo intervento nella trasmissione di rete4 Dritto e Rovescio, la Cecchettin ha indossato la felpa nera Skategoat. Nel cui logo compaiono la scritta 666 e un pentacolo con due ruote da skate. Apriti cielo: migliaia di commenti sui social contro la sorella della vittima che durante il suo intervento aveva lanciato un accorato appello a denunciare la “cultura dello stupro” e i “figli sani del patriarcato”, parlando del femminicidio come “delitto di potere”. Per molti, il messaggio è passato in secondo piano rispetto alla libera scelta nell’abbigliamento. Sappiatelo: se da domani voleste andare in giro con una carota in quel posto (perchè magari vi piace e nessuno può discutere la cosa), troverete sicuramente qualche imbecille che vi dipingerà come pericoloso vegetariano!