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Il nuovo volto di Linkedin: non serve più a trovare lavoro ma a… trombare?!?

Tutti conoscono Linkedln, la piattaforma nata nel 2003 con “lo scopo principale di consentire agli utenti registrati di mantenere una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo”, o almeno questo era il piano.

Altro che in cerca di lavoro… qui si cercano le amanti!

Nel giugno 2019, la piattaforma ha toccato i 630 milioni di utenti ed è universalmente riconosciuta per il suo ruolo nell’ambito della ricerca lavoro. Da qualche tempo, però, sembra aver preso una brutta piega: per alcuni si sarebbe addirittura trasformato in un portale d’incontri. Dietro alla figura professionale, alcuni lavoratori farlocchi ne approfitterebbero per relazionarsi. Utenti sì professionisti… ma dell’inganno! Perché sul sito non si trovano certo profili esplicitamente sessuali, anzi, spuntano come funghi professori, giornalisti, addetti stampa, personal trainer, grafici… Gente che lavora. In teoria.

Un semplice appuntamento di lavoro, al buio però!

Con la scusa del curriculum professionale – e su Likedin pure la casalinga con la quinta elementare diventa “house stylist” – si entra direttamente in contatto. Si attiva una chat privata che vedrà partorire una conversazione che potrebbe sfociare in qualcosa di ben lontano da un appuntamento professionale: “cosa fai?” “Ho visto che anche tu lavori nell’alta finanza”, “nel giornalismo”, “siamo della stessa città”, “perché non ci incontriamo per un caffè?”. Non ci sarebbe nulla di male negli incontri dal vivo per fissare un colloquio di lavoro, se non fosse per l’ipocrisia delle persone, che molto spesso sono alla ricerca di un appuntamento personale, piuttosto che lavorativo.

Sono tutti direttori di banche, capi redattori, chef stellati… astronauti

E’ diventato praticamente impossibile sfuggire a inviti non esplici, perchè su Linkedln anche il povero sfigato vanta di un curriculum d’oro, dove racconta di come ha svoltato il mondo, vinto la seconda guerra mondiale da solo, fatto il primo vero passo sulla luna e riportato indietro i marò. Questo accade perché a scegliere le boiate da scrivere è l’utente senza alcun tipo di controllo dall’azienda. Certo… ci sarebbero i feedback che gli altri utenti lasciano pubblicamente sulla tua professionalità, ma sono riservati a gente che ha uno storico decennale nella piattaforma… Insomma, gente che ormai non sa nemmeno cosa significhi la parola feedback.

Più che il curriculum, conta la foto profilo sexy

E’ ormai da un po’ di tempo che le foto profilo si stanno sempre avvicinando più al tentativo di acchiappare qualche incontro, piuttosto che qualche opportunità di lavoro. L’alibi della piattaforma del lavoro è ciò che rende perfetto Linkedin come sito d’incontri. Al contrario della concorrenza, dove tutto è esplicito, Linkedln è a scatola chiusa: non si sa nulla dal punto di vista sessuale e sentimentale dell’utente, non si va direttamente al sodo. Ciò costringe a vedersi dal vivo per un caffè, una cena e poi chissà cos’altro…

Il nuovo orizzonte erotico

Linkedln potrebbe quindi diventare un nuovo orizzonte erotico, perfetto per i più timidi grazie al suo lato mascherato, nascosto? Quindi per chi con una scusa di lavoro cerca più un’erezione piuttosto che un’elezione… sarebbe davvero il posto giusto? Mai dire mai…

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.