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Schermaglie social fra Meloni e Andrea Scanzi. Quasi amici… poi lui la blocca su WhatsApp, tiè!

Quando si dice “toccarla piano: il titolo del nuovo libro di Andrea Scanzi è tutto un programma, La sciagura. Giorgia Meloni e il suo governo disastroso. L’autore ne ha parlato nel corso della trasmissione Otto e mezzo condotta da Lilli Gruber, rivelando anche alcuni retroscena sul suo rapporto con la presidente del Consiglio.

Meloni se la gioca con Berlusca

Scanzi – che, a parte qualsiasi credo politico si abbia, non ha cero conseguito un Master in simpatia – dichiara: “Rivendico il titolo perché credo che questo sia uno dei peggiori governi della storia repubblicana, se la gioca con i peggiori governi berlusconiani e spiego il perché in queste 200 pagine, dai fallimenti alla classe dirigente imbarazzante”. Andrea Scanzi attacca la Meloni e, in particolare, il testo della manovra finanziaria: “Prima ha promesso mari e monti e poi fa ha fatto le nozze coi fichi secchi”.

Un giovane Scanzi

Quasi amici

Proseguendo nel racconto: “Mi sembrava giusto raccontare tutto ai lettori. Io ho avuto un rapporto discreto e decente con Giorgia Meloni. Non eravamo amici, ma avevamo un rapporto decente. È anche venuta a vedermi a teatro. Non ho nulla da dire contro di lei a livello umano. Trovo che nel 2020 ha utilizzato toni feroci, atteggiamenti antiscientifici, pro no vax e fingeva di non vivere nel dramma in cui eravamo nel lockdown per il Covid”.

Il blocco sulla chat

“Nel settembre del 2020 mi scrisse un messaggio particolarmente duro e feroce su un post in cui non parlavo di lei ma della morte di Willy Monteiro Duarte. Nel post dicevo qualcosa che è inattaccabile: quella morta era figlia di criminali che provenivano dalla destra, che c’era quella cultura lì. Lei mi rispose in maniera molto dura, sostenendo peraltro che uno dei quattro era grillino. Io le scrissi una cosa tipo ‘Sai che c’è, Giorgia Meloni, non abbiamo nulla in comune. Chiudiamola qui’. E l’ho bloccata”. Dopo aver raccontato l’aneddoto Scanzi ha precisato: “Nel libro c’è molto di più. Sono curioso di leggere i pareri dei ‘meloniani’ perché voglio che confutino le critiche che io rivolgo a Giorgia Meloni”.

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