Home CRONACA Mario Draghi: tra le due litiganti destra-sinistra il terzo Gode?

Mario Draghi: tra le due litiganti destra-sinistra il terzo Gode?

Mario Draghi il 3 Febbraio 2021, scelto da Sergio Mattarella, accettò l’incarico di formare il nuovo governo esecutivo. Infatti, dopo il naufragio del governo Conte, fù proprio il numero uno della Banca centrale Europea a prendere a cuore le sorti del nostro Paese. Il Capo dello Stato conferì a Draghi l’incarico per formare un governo che facesse fronte “con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”. Non tutti i partiti politici accolsero però a braccia aperta il mandatario imposto da Mattarella. Una figura definita da molti “un apostolo delle élite”. Tra questi diffidenti c’era anche Giorgia Meloni che dichiarò ”Draghi garante di interessi diversi da quelli dell’Italia troverà Fratelli d’Italia a sbarragli la strada”. 

I capisaldi della politica di Draghi: l’ appartenenza all’unione Europea e alla Nato

Dopo solo 17 mesi Il 21 Luglio 2022 Mario Draghi decise di comunicare le sue dimissioni. Cos’è successo ancora non è chiaro ma i mesi “draghiani” sono bastati per rimettere ordine negli interessi di Bruxelles. La fiducia all’Unione Europea, al mercato unico e all’unione monetaria sono sempre stati i principi cardini della sua politica. Durante il saluto di fine mandato a Bruxelles disse:” Condividiamo in pieno i valori europei e transatlantici e vogliamo continuare a tutelarli e rafforzarli. L’appartenenza all’unione Europea e alla Nato sono capisaldi della nostra politica estera”. E lanciando un monito al nuovo governo aggiunse “non perdiamo la credibilità che abbiamo acquisito in questi anni “. Ed è proprio in ragione dei suoi ideali che Mario Draghi, a Settembre 2023, viene incaricato da Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, a redigere un rapporto “sul futuro della competitività europea”. Definendolo “una delle menti economiche più brillanti d’Europa”.  

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L’Europa deve diventare stato

Mario Draghi in occasione della presentazione del libro di Aldo Cazzullo “Quando eravamo padroni del mondo” è riapparso come per incanto…E senza mezzi termini, a un passo dalle prossime elezioni Europee, l’ex premier è tornato a parlare dell’importanza per l’Europa di “diventare stato”. Draghi si è detto “preoccupato” spiegando che oggi “il modello di crescita si è dissolto e bisogna reinventarsi un modo di crescere “. “Il mercato europeo è troppo piccolo, ci sono tanti mercati e quindi le piccole imprese che nascono in Europa appena crescono o vendono o vanno negli Stati Uniti”. Per Draghi “Serve una politica estera coordinata perché i ministri degli Esteri si vedono ma non si mettono d’accordo. Bisogna pensare a una integrazione politica, a un vero Parlamento d’Europa, iniziare a pensare che siamo italiani ed europei». Ma è davvero possibile ragionare in questi termini? Ci sentiamo già così poco coinvolti e rappresentati come cittadini dal governo in casa nostra figuriamoci se fossimo rappresentati da uno stato Europeo…

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Lo spauracchio del governo tecnico

Certo è che i venti della discordia che soffiano ora e a palazzo Chigi tra Meloni e Schlein fanno presagire una tempesta imminente. E i timori di complotto avvertiti dalla premier stessa creano ulteriori incertezze sulle sorti di questo governo. Meloni infatti già prima di sentirsi attaccata con lo “scandalo” Giambruno e dallo scherzo dei due comici russi disse che i “soliti ignoti vorrebbero un governo tecnico”. Agli allarmi di Meloni si sono poi aggiunti quelli del ministro della difesa Guido Crosetto. Infatti, il braccio destro di Meloni, qualche giorno fa, avrebbe evocato un nuovo complotto contro il governo da parte della magistratura. E ora Giorgia è ancora disposta a sbarrare la strada a Draghi a favore dei nostri interessi? O sarà Draghi a sbarrarla a Giorgia? Riuscirà la banda di atreju a sconfiggere il Drago Europeista mentre il nulla avanza…?

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Monica De Luigi, esperta di comunicazione, curiosa, ricercatrice e critica. Muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo producendo arrangiando e interpretando dischi di musica pop, terminati gli studi a Londra, torna in Italia per lavorare come responsabile marketing nell'azienda di famiglia di real estate. E' appassionata di psicologia, astrologia, esoterismo e antroposofìa.

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