Il c.t. azzurro, Luciano Spalletti, sembra particolarmente positivo quando parla del girone degli Europei toccato all’Italia, con Spagna, Croazia e Albania. Anche troppo.
Le parole di Spalletti
“Vedendo il gruppo potrebbero essere partite da quarti di finale ma tutti i nodi vengono al pettine, sono gare da giocare. Nessuno è mai felice di trovarsi contro l’Italia, essere in quarta fascia non è sicuramente qualcosa che rende i nostri avversari felici, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e al livello di calcio che possiamo esibire” ha detto l’allenatore degli azzurri alla premiazione del Gran Galà del calcio. Tutto molto bello, se non fosse che la frase “Nessuno è mai felice di trovarsi contro l’Italia”, è una frottola bella e buona.
“Per 60-70 minuti siamo stati un’ottima squadra in tutte le partite – ha poi aggiunto Spalletti – , ma poi bisogna andare avanti. Quando vai sul ring l’incontro non si decide al primo colpo, bisogna far vedere quelle che sono le nostre qualità migliori e mantenerle per 100 minuti”. Il c.t. ha anche commentato l’infortunio di Scamacca: “Se mi preoccupa l’infortunio di Scamacca? A me non preoccupa niente. Ci sono soluzioni da più parti. Spetta a loro mettere il musino e far vedere in che panni si vestono”. Luciano sta rivestendo un po’ le vesti del mental coach sempre ottimista che vuole motivare la propria squadra. Ma quando dice “noi siamo l’Italia”, sotto intende la potenza di una squadra che in realtà è inesistente… forse è meglio rimanere coi piedi per terra no?
Meglio parlare del Napoli
Il colore è sempre l’azzurro, ma stavolta quel del Napoli, con cui ha vinto lo scudetto della passata stagione. “Stasera ricevo un premio per lo scudetto, ma è la squadra e la città di Napoli che mi hanno permesso di conquistarlo, i tifosi hanno una parte influente in questo successo. Il gruppo è stato fin da subito collaborativo, ha capito come comportarsi e per chi lo dovevamo fare. Il Napoli contro l’Inter fortissima ha giocato una buonissima partita, il risultato non è reale per ciò che si è visto in campo. Conosco bene Mazzarri, è uno che lavora e ha bisogno di tempo per mettere in pratica il suo calcio e le sue idee, è partito dal nulla e sa che deve fare”. Luciano ma che partita hai visto scusa?
La malinconia neroazzurra
Nella carriera di Spalletti, c’è anche il tocco neroazzurro, che ora sono i favoriti per il titolo. “È giusto che l’Inter sia prima in classifica per quello che ha fatto vedere. Gli vedo molte qualità. Mi sembra una squadra matura in quelli che sono comportamenti tra di loro che sono in campo”. Ma Spalletti preferisce rimanere cauto nei commenti: “C’è una grande densità di partite in cui possono verificarsi infortuni e si ribaltano i pronostici. C’è un calcio fisico e relazionale che fa venire meglio l’espressione tecnica e l’Inter ha tutte queste caratteristiche”. Conclude il commissario tecnico azzurro.