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Manco la satira si può fare più: Sangiuliano, ministro preso troppo di mira, diffida… le due pecore Rai!

Sangiuliano invoca la denigrazione sistematica alla sua immagine, lamentandosi di essere dipinto come uomo dalla scarsa preparazione culturale. Ne è talmente convinto che fa fare al suo avvocato una diffida nei confronti della trasmissione Un giorno da pecora su Radio 1.

Niente satira, siamo italiani

Troppa satira su Radio Rai 1, almeno per i suoi gusti. Gli deve aver dato davvero fastidio, visto che minaccia addirittura azioni legali e richieste di risarcimento danni. La trasmissione – famosa per il suo tono costantemente dissacratorio – avrebbe, secondo la sua idea, denigrato sistematicamente la sua immagine. Descrivendolo come persona scarsamente preparato a livello culturale. A dare questa notizia, che per certi versi risulta sorprendente, è Il Fatto Quotidiano, anche se il legale Silverio Sica non avrebbe ancora confermato quanto scritto nelle pagine della testata.

La gaffe del Ministro

Giorgio Lauro e Geppi Cucciari sono i conduttori del programma incriminato. Lauro ha fatto sapere di non avere ricevuto alcuna comunicazione dai legali di Sangiuliano. La Cucciari quest’estate si era resa protagonista di un siparietto divenuto virale proprio con il ministro. Durante la manifestazione per l’assegnazione del Premio Strega, tra i due c’era stato un botta e risposta, dal quale era emerso che il Ministro non avesse letto i libri in gara, pur essendo nella giuria.

Non si può più scherzare, tira una brutta aria…

Circa gli autori, Sangiuliano aveva dichiarato: “In questi libri ci sono storie che fanno riflettere, proverò a leggerli”. Ed era stato subito incalzato da Cucciari: “Ah, perché non li ha letti?”. Alla domanda era emerso un comprensibile imbarazzo nella sala, con Sangiuliano che replicava: “Si, li ho letti perché ho votato. Però voglio approfondire questi volumi”. Infine, la conduttrice aveva chiuso: “Oltre la copertina, capisco”. Trascorsi alcuni mesi da quel siparietto, adesso arriva la diffida per il programma, “reo” di prendere per i fondelli il ministro. Il legale che ha firmato la lettera è fratello di Salvatore Sica, ex esponente della Democrazia Cristiana e oggi consulente al ministero della Cultura.

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