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Messer Morgano contro i “poteri forti”: snobba la finale di X Factor in tv e va alla Scala

Quanto fa figo poter affermare di snobbare un programma tv dedicato al poppettino canzonettistico, in favore della partecipazione alla prima di un’opera lirica del Maestro Verdi alla Scala! Il silurato Morgan, infatti, ieri sera ha scelto di non guardare la finale del talent Sky, confondendosi coi vari vip di prammatica alla prima della Scala a Milano. Siamo sicuri che, tornato a casa, visto che il Don Carlo iniziava alle 18:00, una sbirciatina alla tv non gliel’avrà data?!? Conoscendolo…

In un palco della Scala

Da un lato le canzonette di X Factor, giudicate da gente che di musica sa davvero poco, dall’altro la solennità della Scala. «Sono qui perchè la musica è qui» ha dichiarato Morgan. Quanto avrà rosicato… visto che fino a ieri mostrava tutta la sua prosopopea nello studio del talent, dispensando suggerimenti, critiche ed aneddoti vari. L’esperienza a X Factor, il suo ennesimo buco «è finita in maniera terribile. Il fatto che non abbia vinto la musica ma i poteri economici è terribile». Così si è espresso Morgan nel foyer della Scala, tra parrucconi in cerca di un fotografo che li ritragga bellamente agghindati e, in generale, fra gente che dell’iconico compositore bussetano poco o nulla conosce. «A livello umano – ha ammesso l’artista – è stato tremendo anche perché se c’è qualcuno a cui interessa l’aspetto umano sono io. Intendevo portare tutto a un livello artistico, ma non è stato possibile». Per il cantante «è sempre bello venire qui». I costumi di scena «sono meravigliosi».

La provocazione su Instagram

Qualche ora fa però ha lanciato la sua provocazione su Instagram. Un post dove invita i suoi follower a commentare la finale. «Il giorno degli opposti: da una parte la fine, dall’altra l’inizio, da una parte il presente, dall’altra il passato, da una parte le parti, dall’altra.. altro».

Con Amadeus profonde divergenze

Morgan – che proprio non riesce a starsene buono – interviene anche su Sanremo, con toni naturalmente polemici, in particolare riguardo al suo rapporto con Amadeus. «Per fare chiarezza e non permettere che si dicano e che si scrivano cose totalmente disinformanti e non vere vi dico cosa è accaduto in questi giorni veramente tra me e Sanremo. Come alcuni sapranno, negli ultimi tempi non scorre buon sangue tra me e Amadeus, per molte ragioni che non hanno a che fare con la vicenda del famoso testo cambiato sul palco con Bugo, ma sono successive e si fondano sulla profonda divergenza di visione professionale e culturale, di stile di comunicazione mediatica e televisiva».

Che aberrante miscuglio!

X Factor, la musica di Verdi, Sanremo… un melting pot di gusti inconciliabili. Ma basta per fare sfoggio di cultura, dove l’alto e il basso si mischiano, pensando che basti solo unire cose apparentemente inconciliabili per mostrare il proprio approccio intelligente e democratico alle cose della vita. Se l’idea vi stuzzica e ne vorreste avere un esempio concretamente efficace, lasciate stare Morgan e leggetevi Diario minimo di Umberto Eco, una sua raccolta di scritti brevi datata 1963. Un’opera divertente, simbolo della verve umoristica dello scrittore piemontese, cultura alta e bassa insieme, a smentire una volta per tutte la presunta seriosità dell’intellettuale. Quello che Morgan amerebbe di rappresentare.

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