Ci hanno fatto film, documentari, scritto libri e romanzato storie. Ma voi effettivamente sapete cos’è il Dark Web? Internet è un regno che comanda a sé. Qualcuno l’ha capito prima di altri e lo sfrutta a proprio vantaggio, spesso anche infrangendo la legge. Ma se non avete la più pallida idea di cosa si celi dietro a questo universo buio e sconosciuto, in questo articolo spiegheremo punto per punto tutto ciò che bisogna sapere. Di cosa effettivamente si tratta, ciò che è legale e cosa no, i rischi, i pericoli… e come navigare correttamente.
Cos’è Internet?
Lo si usa quotidianamente e se ne parla come se fosse scontato. Ma cosa significa la parola Internet? Si tratta di un termine composto dall’abbreviazione e dall’unione di (Inter)national (Net)work. Ovvero un’ampia rete di computer interconnessi a livello globale, che consente lo scambio di informazioni e la comunicazione in tutto il mondo.
I diversi strati del Web
Quando si parla di Internet si tende a paragonarlo ad un iceberg: ci sono 3 livelli di profondità, uno visibile, due “sott’acqua”. Il cosiddetto “surface Internet”, ovvero l’universo online accessibile attraverso i classici motori di ricerca. E due altri livelli nascosti e inaccessibili utilizzando i più famosi browser del mondo: si parla del deep web e del dark web.
Il surface web rappresenta la parte superficiale di Internet, quella disponibile a tutti per intenderci, la punta di un iceberg che nasconde livelli di profondità ben più pericolosi e protetti. Deep web e dark web, i due livelli non indicizzati dai comuni motori di ricerca, nascondono numerose insidie e pericoli, essendo i territori preferiti da criminali, cybercriminali e ospitano principalmente mercati illegali. Ma andiamo con ordine.
Differenze fra deep web e dark web
Visitare il dark web o il deep web non rappresenta un reato. Non tutti coloro che navigano in questi territori oscuri hanno intenzioni criminali. Tuttavia per poter navigare nel dark web e nel deep web occorrono determinati strumenti. I darknet, piattaforme speciali che permettono di accedere a questo universo nascosto di Internet. I più famosi sono principalmente Tor, Freenet o I2P: strumenti che permettono la navigazione in anonimato e una totale privacy.
Il dark web contiene tutte quelle pagine che non possono essere consultate né trovate utilizzando i classici motori di ricerca, esattamente come il deep web. La maggior parte delle pagine presenti nel deep web non contiene nulla di malevolo: questo livello di Internet, infatti, viene utilizzato soprattutto da persone che vivono sotto regimi totalitari o da chi non ha libero accesso a Internet.
La differenza sostanziale con il deep web, è che il dark web, risulta pericoloso in quanto presenti i dark market: dei portali e-commerce nei quali è possibile comprare qualsiasi cosa: armi, droghe, killer, sicari, oggetti illegali. Ma anche dati trafugati, credenziali di aziende e banche, film pedopornografici e molto altro ancora.
Come entrare nel dark web
Questo è un sito d’informazione, pertanto non entreremo nel dettaglio delle dinamiche e metodologie per addentrarvi, lo scopo è quello di rendere i cittadini del web più consapevoli.
Per poter accedere al dark web occorre utilizzare uno strumento preciso: trattasi di Tor, The Onion Browser. Tor è stato progettato per assicurare una navigazione in anonimo sulle reti del computer. Il vantaggio di questo browser è la massima privacy garantita dalla navigazione in anonimato.
Navigare nel dark web non è semplice per l’utente medio: occorre prestare la massima attenzione per evitare di incappare in pericoli e rischi che contraddistinguono questo livello sommerso di Internet. Prima di poter accedere a qualsiasi contenuto presente nel dark web, bisogna conoscere gli indirizzi giusti: senza di essi non è possibile navigare nel web più profondo.
Com’è fatto il dark web?
Il dark web viene considerato un grande sottoinsieme del deep web. Esso contiene decine di migliaia di indirizzi URL (Uniform Resource Locator). Ogni pagina si distingue per il suo dominio. Le pagine vengono ospitate da server che utilizzano i protocolli Tor.
Si stima che il dark web rappresenti solo il 5% della totalità di Internet. Questo universo nascosto risulta graficamente molto simile, seppur meno complesso graficamente più carino da vedere, al web superficiale e la navigazione è pressoché identica. La differenza sta nella struttura degli URL, che terminano con .onion piuttosto che con .com, .it o .eu.
Rischi e pericoli se si entra nel dark web
Nel dark web operano hacker, cybercriminali e criminali classici: ecco perché questo luogo virtuale è ritenuto molto pericoloso, soprattutto per l’utente medio disattento o non preparato. Essendo il territorio preferito da criminali di ogni genere, dai pirati informatici ai cybercriminali, il dark web va esplorato con la massima attenzione.
Il rischio principale è quello di vedersi sottrarre le proprie credenziali, i dati personali e sensibili. Molti investigatori navigano nel dark web con lo scopo di limitare i danni di un data breach: le aziende, spesso, sono inconsapevoli della quantità di dati riservati aziendali già presenti e scambiati nel dark web. Gli autori delle violazioni di database e gli hacker in generale possono sfruttare i dati trafugati in vari modi: per sottrarre denaro, richiedere riscatti diretti oppure per la vendita di informazioni rubate sul dark web.
Nel momento in cui i dati sensibili raggiungono il dark web, diventano di dominio di hacker e criminali di tutto il mondo: scampare il rischio è quasi impossibile. Per questo occorre prestare attenzione durante la navigazione nel dark web, in quanto i principali rischi sono:
- incappare in criminali informatici pronti ad acquistare, vendere e rubare prodotti illegali e credenziali d’accesso;
- scaricare file compromessi, in grado di danneggiare irreparabilmente la rete aziendale e i device personali;
- accedere inconsapevolmente a siti illegali;
- esporsi a conseguenze legali di tipo penale. Esiste una legislazione specifica tesa a regolamentare e contrastare i reati propri del mercato nero.
A seconda dell’intento che spinge l’utente a navigare nel dark web, i pericoli aumentano. L’utente che desidera acquistare un prodotto contraffatto, o considerato illegale nel paese di provenienza (basti pensare alle droghe, alle armi o ad altri oggetti pericolosi) rischia di avere a che fare con un criminale in grado di rubare i suoi dati sensibili e di rivenderli, richiedere un riscatto o di utilizzarli per truffe o altri scopi illegali.
Metodi di pagamento
Se pensavate di ordinare una Tommy Gun (l’arma preferita di John Dillinger), e di selezionare l’opzione “paga alla consegna”, forse non siete master nel settore.
Acquistare o vendere un prodotto nel dark web significa ragionare secondo la logica delle criptovalute. I metodi di pagamento, infatti, prevedono esclusivamente l’utilizzo di un portafoglio virtuale contenente criptomonete.
Nel dark web è possibile trovare tutto e il contrario di tutto. Occorre innanzitutto scegliere il negozio, navigando su indirizzi specifici. Quindi, bisogna selezionare i prodotti presenti nell’e-commerce, ma attenzione: prima di procedere all’acquisto, è bene munirsi di un indirizzo e-mail secondario in quanto, per scongiurare qualsiasi tipo di pericolo, è preferibile non utilizzare le proprie credenziali private per registrarsi ai siti e-commerce nel dark web.
Una volta scelto il prodotto è possibile effettuare il pagamento andando all’interno del proprio portafoglio virtuale e inserendo l’indirizzo a cui spedire i bitcoin.
I costi sul mercato nero
Per quanto riguarda i costi, ecco alcuni esempi di prodotti e del loro relativo prezzo nel dark web:
- una carta di credito con saldo fino a 4.500 euro può essere acquistata a 110 euro;
- le credenziali di un account Netflix con abbonamento annuale attivo costano circa 20 euro;
- un account PayPal con saldo dai 900 ai 2.500 euro può costare circa 45 euro, mentre le credenziali di un conto PayPal privo di saldo costano circa 12 euro;
- tutorial e guide specifiche riguardo le tecniche di hacking possono costare dai 50 ai 100 euro;
- i dati personali (nome e cognome, indirizzo e-mail, indirizzo fisico, telefono, codice fiscale), costano circa 9 euro;
- gli strumenti per eseguire frodi informatiche, come finte applicazioni contenenti trojan o modelli di siti web utilizzabili per effettuare attacchi di phishing, costano mediamente 50 euro ciascuno;
- le carte di pagamento, mediante le quali è possibile effettuare addebiti non autorizzati, hanno un costo che varia a seconda dell’entità della truffa, che va dai 18 ai 200 euro.
Insomma, neanche troppo cari questi criminali!
La truffa è dietro l’angolo, e non ci si può fidare di nessuno. Questo approfondimento aveva lo scopo di far conoscere e rendere più responsabile l’utente medio che potrebbe inciampare in situazioni scomode nel web.
Film ispirati al dark web
Unfriended dark web: https://www.youtube.com/watch?v=WqBper8gTyA&t=12s
The Den: https://www.youtube.com/watch?v=F9uLLF29c1w&t=2s
Host: https://www.youtube.com/watch?v=SNlKbqHqGcY&t=97s
Searching: https://www.youtube.com/watch?v=GsOnEIWQFHo&t=8s