Home Celebs Sport Resoconto partite Serie A (09/12/2023)

Resoconto partite Serie A (09/12/2023)

Juventus-Napoli: 1-0

Il big match Juventus-Napoli ha aperto la 15esima giornata di Serie A. I bianconeri hanno battuto i partenopei e sono tornati in vetta alla classifica in attesa dell’Inter, che però nel frattempo ha battuto l’Udinese. Partita intensa con tante occasioni, soprattutto nel primo tempo, da Vlahovic a Kvara e Di Lorenzo, fermato da un miracolo di Szczesny. Nella ripresa il gol della partita arriva con Gatti su assist di Cambiaso. Mazzarri resta a quota 24 punti, Allegri (otto vittorie nelle ultime nove) va a 36, a +1 sui nerazzurri.

Il centrocampista della Juve Weston Mckennie contro il portiere del Napoli Alex Meret 

Verona-Lazio: 1-1

Si chiude in parità la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Lazio. A metà primo tempo arriva il vantaggio degli ospiti con il gol dell’ex, Zaccagni, che sblocca con un colpo di tacco. Gila e Felipe Anderson mancano il raddoppio, Henry entra e pareggia al 70′. I biancocelesti segnano subito con Casale ma viene annullato dopo l’on field review. Poi l’Hellas resta in 10 per il doppio giallo a Duda ma la squadra di Sarri non riesce ad approfittarne: finisce 1-1.

Cyril Ngonge del Verona e il colpo di testa

Atalanta-Milan: 3-2

Match Atalanta-Milan, terminato 3-2. Nel primo tempo Lookman apre le marcature sfruttando una deviazione di Tomori. Nel recupero Giroud trova il pareggio su corner, ma nella ripresa la Dea parte forte e raddoppia sempre con Lookman. I rossoneri soffrono ma riequilibrano ancora la partita con Jovic, subentrato poco prima. Nei minuti finali il Milan resta in 10 per l’espulsione di Calabria e Muriel con un colpo di tacco batte Maignan per il gol vittoria. L’Atalanta, dunque, batte il Milan e ritrova la vittoria in campionato.

Ademola Lookman dopo il gol

Inter-Udinese 4-0


L’Inter batte l’Udinese per 4-0 nel match in calendario oggi per la 15esima giornata della Serie A 2023-2024 e si riprende il primo posto in classifica. I nerazzurri salgono a 38 punti e tornano a +2 rispetto alla Juventus, seconda a quota 36. L’Udinese rimane a 12 punti, in piena lotta per evitare la retrocessione. Lautaro piomba sul cross di Dimarco, colpo di testa e palo. La pressione nerazzurra è costante, l’Udinese deve coprirsi ma non rinuncia a pungere quando si prospetta la chance. E’ Pereyra, al 15′ e al 19′, ad avere due occasioni: il centrocampista non affonda il colpo, l’Inter non paga dazio. I padroni di casa tornano alla carica al 22′ con Thuram, che sbaglia da ottima posizione sul secondo palo, e al 25′ con Calhanoglu, che non inquadra la porta. 
Il bunker bianconero crolla al 35′ per il rigore che il Var assegna all’Inter, punendo il contatto tra Perez e Lautaro. L’arbitro Di Bello non fischia, la decisione cambia dopo il richiamo dall’alto. Calhanoglu non sbaglia dal dischetto, 1-0 al 37′. La partita cambia volto e l’Inter la chiude prima dell’intervallo. Al 42′ Calhanoglu carica Dimarco, che di sinistro fa centro: 2-0. Al 44′ arriva il tris firmato da Thuram: Mkhitaryan suggerisce, l’attaccante ringrazia e appoggia in rete.  Il secondo tempo, con il risultato in ghiaccio, è pura accademia. L’Inter alza il piede dall’acceleratore, l’Udinese ha tempo e spazio per costruire e mostrare la propria fase offensiva. Al 69′ arriva il gol di Lucca, che insacca dopo la respinta di Sommer: tutto inutile, fuorigioco. Prima del sipario, gloria anche per Lautaro. L’attaccante strappa da centrocampo, arriva in zona tiro e fulmina Silvestri di sinistro: 4-0, Inter in vetta.

Momento di gloria per Marcus Thuram che festeggia con la sua squadra

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.