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Concia commenta la revoca di Valditara sulla nomina per il progetto sull’educazione all’affettività nelle scuole

Anna Paola Concia ha commentato la revoca della sua nomina per il progetto sull’educazione all’affettività nelle scuole, attribuendola a una resistenza dalla destra e dalla sinistra. Secondo l’ex parlamentare del Pd, la sua figura, essendo donna lesbica e femminista, non è stata accettata in questo ruolo. Ha dichiarato di essersi resa disponibile dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, ma la sua nomina è stata revocata, e questo le ha provocato disappunto.

Concia ha sottolineato la sua delusione per il fatto che la destra e la sinistra non abbiano accettato la sua figura aperta al dialogo. Indicando che il suo approccio di costruire ponti anziché muri potrebbe non essere stato gradito da entrambi gli schieramenti politici. Inoltre, ha spiegato di non aver atteso un esito così duro e ha indicato che il ministro Valditara ha ceduto alle pressioni ricevute.

Ha chiarito che il suo progetto riguardante l’educazione all’affettività nelle scuole non riguardava la teoria gender. Ma si basava sulla formazione degli insegnanti come referenti per condurre discussioni nelle classi, senza lezioni frontali, ma favorendo un dialogo aperto tra gli studenti. Concia ha manifestato rammarico per non essere stata in grado di contribuire positivamente a questa iniziativa, che intendeva essere una risposta alla tragedia del femminicidio di Giulia Cecchettin.

Il progetto andato in fumo

Il Ministero aveva proposto un percorso educativo per formare le nuove generazioni alle relazioni affettive, mirando a contrastare la violenza di genere e promuovere il rispetto reciproco attraverso una formazione specifica rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

La nomina della coordinatrice del progetto, Paola Concia, aveva suscitato controversie, nonostante il ministro avesse chiarito che le altre partecipanti erano solo voci e avesse espresso il desiderio di evitare polemiche. Tuttavia, la richiesta del ministro di essere uniti non era stata accolta.

Le polemiche

Il dissenso non è mancato coinvolgendo anche esponenti della Lega e di FdI, con richieste di dimissioni e opposizioni alla nomina. Un’associazione ha lanciato una petizione che ha raccolto 30mila firme, seguita da critiche di esponenti politici come Carlo Giovanardi. Tuttavia, c’è stato anche chi aveva accolto positivamente la decisione, come il deputato di Forza Italia Tullio Ferrante. Concia ha sottolineato il suo impegno continuo nell’educazione e la collaborazione con le istituzioni scolastiche, confermata dal ministro. Con l’intenzione di promuovere il progetto in varie occasioni, tra cui l’edizione successiva di Didacta Italia.

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