Piove sempre sul bagnato verrebbe da dire leggendo l’inchiesta fatta dalla testata giornalista Open. Il giornale di Enrico Mentana ha infatti pubblicato di recente la cifra totale dei contributi economici statali versati alle società di Chiara Ferragni. Secondo il registro nazionale degli aiuti di stato, sarebbero 1,67 milioni di euro, in base alle leggi sui ristori alle imprese in tempo di Covid, quelli ricevuti dalle società dell’influencer. Ma gli aiuti sono proseguite anche nel 2023. Le società dell’imprenditrice italiana sono tre , due delle quali, TbS crew e Sisterhood, sono interamente detenute al 100% dalla Ferragni. L’altra società è la Fenice srl e vede oggi nell’azionariato, come primo socio, Alchimia al 40%. Seguono con il 32,75% Sisterhood e con il 13,75% Esuriens.
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Alchimia pronta a cedere alcune quote di Fenice srl
La Fenice srl è la società che detiene Chiara Ferragni Brand e si occupa del business legato alle licenze del marchio. Il riassetto dell’azionariato della società dell’influencer emerge in un articolo dello scorso giugno. Dove si legge che la Fenice srl entro fine anno chiuderà una progressiva cessione di quote in capo ad Alchimia. Come riferisce nell’intervista al Sole24ore il fondatore di Alchimia, Paolo Barletta: «il percorso iniziato con Chiara Ferragni e il suo brand è stato un viaggio incredibile. Con questo spirito siamo soddisfatti di poter oggi annunciare un’operazione che porta a bordo di Fenice un partner di rilievo e prestigio come AVM Gestioni». AVM è una società che si occupa di gestione fondi di private equity. «il nostro valore aggiunto si fonda proprio sull’apporto dei nostri soci» ha detto la fondatrice di AVM Gestioni, Giovanna Dossena. Alchimia, di Paolo Barletta, aveva investito nella società di Chiara nel 2013 circa 400mila euro oggi la Fenice vale 75 milione di euro e le sue quote circa 30 milioni.
Le società di Chiara Ferragni sono tutte in perfetta salute
I numeri dei bilanci delle due società di Chiara Ferragni sono evidenziati in anteprima in un intervista fatta sempre su ilsole24ore. Nel 2022 la Fenice srl ha chiuso con ricavi per 14,2 milioni per un giro d’affari complessivo di 61 milioni in crescita di 134%. L’altra società Tbs Crew segue tutte le altre attività di Chiara Ferragni, dalla consulenza in digital marketing ai progetti di comunicazione per altri brand. In questo caso i ricavi netti sono passati dai 7,1 milioni del 2021 a 14,6 milioni nel 2022 (+105%)”. Fabio Maria Damato è il general manager di Fenice e Tbs Crew e conferma il trend di crescita per il 2023. Nell’intervista fatta a ilsole24ore dice: «il giro d’affari di Fenice dovrebbe arrivare a 71 milioni quello di Tbs Crew a 18,9 milioni. Siamo molto soddisfatti della reddittività di entrambe le società».
Gli aiuti statali diamoli a chi ne ha veramente bisogno
Sicuramente, osservando questi numeri, non serve essere laureati in economia per capire che le società di Chiara non avevano bisogno di aiuti statali per continuare a crescere. Le imprese che non ne hanno beneficiato e magari sono state costrette a chiudere penso che avranno molto da dire a riguardo… Sono cifre significative che a molte imprese in difficoltà avrebbero fatto comodo, anche solo per pagare una bolletta o un canone di affitto. Chiara avrebbe fatto meglio a rinunciare a questi aiuti a favore di qualche altra impresa italiana in maggiore difficoltà.
