Il principe Harry si trova di fronte a una sconfitta significativa nella sua battaglia legale contro i tabloid, con un’aspra disputa contro il Mail On Sunday che gli è costata un risarcimento di circa 60.000 euro. L’articolo contestato, pubblicato nel febbraio 2022, si concentra sulla battaglia legale di Harry per il ripristino della sua scorta, affermando che il suo tentativo di presentare la disputa come positiva è stato un bluff. Secondo il tabloid, la proposta del principe di autofinanziare la scorta è stata considerata un tentativo di recuperare il sostegno dei contribuenti, i quali finanziano il servizio di sicurezza della famiglia reale.
L’articolo solleva anche l’ipotesi secondo cui Lady Diana, dopo il suo divorzio da Carlo, sia stata privata della scorta, implicando che questo abbia avuto un ruolo nell’incidente mortale sotto il Tunnel dell’Alma nel 1997. Gli avvocati di Harry affermano che queste affermazioni siano “inaccurate” e che hanno danneggiato la sua reputazione. Tuttavia, la Associated Newspapers Limited, editore del Mail On Sunday, ha respinto le accuse, definendo l’articolo come un’opinione onesta che non avrebbe danneggiato seriamente l’immagine del principe.
La difesa del Mail On Sunday
Il giudice dell’Alta Corte Justice Nicklin ha accolto la difesa del giornale, sostenendo che Harry non ha presentato prove sufficienti per dimostrare la presunta diffamazione. Se non verrà trovato un accordo, il principe dovrà versare il risarcimento entro il 29 dicembre. Questo episodio rappresenta un colpo per Harry nella sua lotta contro i tabloid, ma la sua battaglia legale sembra essere appena iniziata.
L’allergia dei potenti alla stampa
Sembra essere tipica questa orticaria dei potenti alla stampa che rappresenta spesso una manifestazione di fastidio verso una forma di potere e di controllo ancora più alto e verificata dall’operato che i media esercitano. Molte volte, le classi dirigenti possono percepire la stampa come un’entità invadente, in grado di mettere in discussione le loro azioni, esporre le fragilità o, addirittura, svelare comportamenti discutibili.
Questa reazione, sebbene comprensibile sotto alcuni aspetti, non dovrebbe trasformarsi in un’ostilità generalizzata nei confronti dei media, poiché questi ultimi rappresentano un pilastro fondamentale della democrazia. La libertà di stampa, se adeguatamente esercitata, svolge un ruolo cruciale nell’informare il pubblico, esponendo abusi, corruzione e comportamenti non etici. Così come facciamo noi dillingeriani.
È importante trovare un equilibrio tra la necessità di una stampa libera e la responsabilità giornalistica nell’approfondire e verificare le notizie. Sebbene la stampa possa essere percepita come fastidiosa o invadente, il suo ruolo critico contribuisce alla trasparenza e all’accountability, fondamentali per un funzionamento sano e trasparente della società.