L’attrice francese Emmanuelle Debever, nota per essere stata una delle prime a denunciare con l’accusa di violenza sessuale l’attore Gérard Depardieu, si è suicidata il 7 dicembre gettandosi nella Senna. La sua morte è stata collegata alla trasmissione di un’inchiesta televisiva nello stesso giorno, riguardante le presunte molestie sessuali compiute dall’attore. Pura coincidenza o una conseguenza dopo l’orrore vissuto in passato?
Lo scandalo Depardieu
Depardieu, già da anni accusato di comportamenti sessisti e violenze sessuali, è stato recentemente coinvolto nell’inchiesta “Gérard Depardieu La chute de l’ogre, trasmessa su France2 proprio nel giorno in cui la Debever si è suicidata gettandosi nella Senna. L’inchiesta aveva raccolto testimonianze contro l’attore, emblema del cinema francese, in merito ai suoi comportamenti.
In particolare, mostra estratti di un viaggio compiuto da Depardieu in Corea del Nord nel 2018, durante il quale l’attore fa commenti sessisti e osceni sulle donne, anche su una bambina di dieci anni. Le immagini provengono da un documentario realizzato nel 2018 e mai trasmesso prima, prodotto dallo scrittore Yann Moix (che afferma che le immagini sono state diffuse senza il suo consenso) durante il viaggio dell’attore francese in Corea del Nord per celebrare i 70 anni del regime di Pyongyang.
Lo stupro durante le riprese di Danton
L’attrice, poco conosciuta dal grande pubblico, aveva denunciato alcuni comportamenti inappropriati subiti durante le riprese del film Danton, senza però avere un forte impatto mediatico come altre denunce contro Depardieu. Nel film, Debever interpretava Louison, la giovane moglie di Georges Danton (interpretato da Depardieu), il rivoluzionario francese che si scontra con Maximilien de Robespierre.
La denuncia della violenza sessuale
Il 5 giugno 2019, attraverso un post pubblicato sul suo account Facebook, Emmanuelle Debever denunciò le azioni dell’attore sul set:
“Signor Depardieu. Oggi assolto dall’accusa di stupro e violenza sessuale. No comment”, scrivendo dopo l’archiviazione di un’indagine su Depardieu per tali reati. Parlando del film Danton, l’attrice aggiunse: “Il mostro sacro si era abbandonato a molte cose durante le riprese… Approfittando dell’intimità all’interno di una carrozza. Facendo scivolare la sua grossa zampa sotto le mie sottovesti, presumibilmente per avere una migliore sensazione di me…”. Il post era accompagnato da una foto d’archivio in bianco e nero scattata sul set del film, accanto all’attore. All’epoca fu una dichiarazione che passò inosservata. A differenza di oggi, allora poche attrici si erano espresse a sostegno di Charlotte Arnould, che nell’agosto 2018 aveva sporto la prima denuncia contro Depardieu per stupro.
Chi era Emmanuelle Debever?
Nata a Marsiglia il 8 agosto 1963, la Debever fece il suo esordio nella televisione francese nel 1982 nella serie Joëlle Mozart, per poi recitare nel telefilm Le inchieste del commissario Maigret. Tra i suoi film si distingue Un jeu brutal (1983) di Jean-Claude Brisseau, dove interpretava Isabelle, figlia adolescente del celebre scienziato professor Christian Tessier (Bruno Cremer), colpita da handicap alle gambe fin dalla nascita.