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Non debutti su Threads? Allora non sei nessuno! E’ lotta tra politici, artisti e vip

La nuova piattaforma di Meta è stata ufficialmente lanciata. Mark Zuckerberg ha annunciato oggi il debutto di Threads, l’attesissima app di messaggistica sviluppata dal team di Instagram, che non è altro che la bella copia di X. L’imprenditore più ricco del mondo, Elon Musk, ha sborsato 50 miliardi per comprarsi Twitter, col solo scopo di rinominarla X e poter farsi una pubblicità a livello mondiale. Date le premesse, l’ex Twitter, ha davvero vita breve. E qui subentra il genio Zuck, che casualmente rilancia una piattaforma che si propone di sfidare X.

Obiettivi nobili, realtà penosa

L’obiettivo di quest’app sarebbe anche nobile, quasi filosofico, stimolare il dibattito online attraverso il botta e risposta di messaggistica istantanea. Ma come al solito, noi italiani siamo campioni del mondo di rovinare qualsiasi cosa possa rivelarsi lontanamente utile.

La gara al primo messaggio

Sono state sufficienti un paio d’ore, perché la piattaforma venisse invasa da politici (che va beh non hanno niente da fare), artisti, vip.
È scattata una vera e propria gara al messaggio inaugurale più accattivante, pungente, distintivo. Davvero divertente, peccato che non ce ne freghi un ca**o.

Dalle auto-citazioni di Conte alla Ferragni…

Un esempio di grande intervento nella nuova app, ce lo ha donato il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, che si è dichiarato: “pronto a fare nomi e cognomi anche qui su #threads”. Una genialata che ha colpito anche Laura Pausini, che ha annunciato: “La tengo como todas!”, urlo storico della cantante ad un vecchio concerto, riemerso recentemente grazie ad Elodie. Facchinetti aveva poca scelta, infatti come primo messaggio ha deciso di riprendere l’unica hit che ho la reso celebre, “porta in alto la mano”. Renzi continua a combattere le sue battaglie da solo contro il garantismo su un Social dove nemmeno sanno cosa sia… contento lui…

La Meloni ci assicura che “Da oggi potete seguire i miei aggiornamenti anche su Threads”, che sollievo. Tommaso Zorzi invece il più simpatico: “Se state per scrivere str*nzate, vi prego tornate su Twitter”. Una regola che potrebbero introdurre quelli di Meta.. per far fallire la piattaforma in due giorni.

I Maneskin dicono le loro solite cose a doppio senso: “Honey, we come”. Mentre la Ferragni con molta fantasia lancia il suo solito saluto mezzo italiano mezzo inglese, dandoci il benvenuto su questa incredibile nuova invenzione: “Ciao guys, welcome to Threads”.

Ah e se vi dovesse avanzare una Panda 4×4 in buone condizioni con rivestimento in felpa, sappiate che Fedez ne sta cercando una!

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.