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La figuraccia del dirigente Rai Paolo Corsini

Scelto come direttore dei talk di approfondimento Rai, Paolo Corsini ha aperto la kermesse di Fratelli d’Italia, Atreju. Facendo un pasticcio, prima di tutto definendosi «militante» del partito, poi chiamando in causa Elly Schlein, che non ha accettato l’invito a partecipare: «Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di che colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi», ha ironizzato il giornalista, riferendosi a un’antica polemica sui look della leader del Pd.

Bacchettato dalla presidente della Rai

Uno scivolone del genere ha mobilitato la più alta carica della Rai, la presidente Marinella Soldi: «Credo che un giornalista del servizio pubblico debba garantire un atteggiamento sempre equidistante, a prescindere dal contesto in cui opera. Agli operatori dell’informazione Rai è richiesto di esercitare la propria professione nel segno del pluralismo e dell’imparzialità, essenziali per aiutare il cittadini a formarsi un’opinione libera da pregiudizi, a massimo vantaggio della democrazia e del Paese».

Marcia indietro, ma parziale

Corsini a questo punto ritratta, ma con un un tono non del tutto convinto: «Spiace per parole riprese fuori contesto, mi scuso. Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello. In questo quadro, mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti». Traduciamo dillingerianamente: se uno dice una sciocchezza, sciocchezza rimane, “contesto” o meno.

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