È una vicenda che è diventata un caso politico perché Marie Therese Mukamitsindo è la suocera del deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro, ex sindacalista dell’Unione sindacale di base (Usb) e fondatore della Lega dei braccianti, un movimento di lavoratori immigrati delle campagne ispirato alle leghe bracciantili di fine Ottocento e che vorrebbe seguire «le orme delle nobili lotte portate avanti da Giuseppe Di Vittorio», il fondatore della Cgil, come si legge sul suo sito web. Purtroppo per il parlamentare di origine ivoriana, non gli è concesso lavare i panni sporchi in famiglia. E in casa nella cesta ce n’è un mucchio.
Rinvio a giudizio
Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Latina ha rinviato a giudizio Liliane Murekatete e la Mukamitsindo, rispettivamente moglie e suocera di Aboubakar Soumahoro, nell’ambito di un’indagine per evasione fiscale. Insieme a loro il tribunale di Latina ha rinviato a giudizio anche altre quattro persone, sempre accusate di evasione fiscale. L’inchiesta da cui è partito il caso riguardava la gestione di un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo e rifugiati da parte della cooperativa Karibu, fondata da Mukamitsindo, la suocera di Soumahoro. Murekatete e Mukamitsindo erano agli arresti domiciliari da fine ottobre del 2023.
L’imbarazzo della sinistra
Soumahoro ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’inchiesta, ma il suo partito l’ha spinto ad autosospendersi. «Mi pare evidente che si sia prodotto un cortocircuito tra il suo ruolo e il ritrovarsi dentro una relazione stretta familiare», ha detto il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: stigmatizzando in politichese la patata bollente che gli tocca prendere in mano.