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La macchina del tempo centrifuga Cecchi Paone

C’era una volta un giornalista e divulgatore scientifico che con il programma La macchina del tempo (Rete4, 1997-2006) teneva testa allo storico SuperQuark di Piero Angela (Rai1, 1995-2002). Si chiamava Alessandro Cecchi Paone e ai tempi era sposato con Cristina E. Navarro, fino al coming out e alla separazione.

Come si cambia, per non morire

Nei primi anni dopo aver messo in piazza la sua omosessualità, il giornalista ha tenuto un contegno pubblico dignitoso. A un certo punto si è anche proposto nella vita politica del Paese per sostenere i diritti Lgbt. Poi, la metamorfosi in “Cecchi Pavone”. Immaginate Piero Angela che a 50 anni suonati limona con un giovinotto a favor di paparazzi. Davanti agli ultimi sviluppi della vita sentimentale del suo ex rivale, l’inventore dell’informazione scientifica in tv si rivolterà nella tomba.

Fiori d’arancio & famiglie arcobaleno

Cecchi Paone ha annunciato ai microfoni della Zanzara il suo imminente matrimonio con Simone Antolini, classe 1999. Alex è del 1961. Il rito sarà celebrato nella Sala della Loggia del Castello del Maschio Angioino, a Napoli e – udite, udite – sarà officiato da Emma Bonino e dal sindaco Gaetano Manfredi. Roba da Tapiro di Platino. A complicare la situazione, la presenza di una bambina, che per rispetto chiamiamo solo M. (Dillinger scherza con i santi, ma lascia stare i fanti e i bimbi). Nata da una precedente relazione di Antolini, per Cecchi Paone sarebbe stata decisiva nel chiedere (o concedere) la mano di Simone: «Sapere che c’è mi ha dato la certezza che con Simone avrei davvero formato una famiglia. La bambina ha la sua mamma, naturalmente, ma io ci sarò per tutto ciò che sarà necessario».

Il culto dei giovani

Cecchi Paone non è preoccupato da quasi 39 anni di differenza d’età: «Ho sempre frequentato partner giovani: mi permettono di riversare su di loro la mia parte protettiva, la mia esperienza. Per contro, prendo entusiasmo e sguardo al futuro». Inutile eccepire che un così vasto divario anagrafico lascia qualche dubbio sulla solidità di qualsiasi coppia, eterosessuale o no. Non bastasse, arriva Antolini a spargere benzina sul fuoco: «Prima di Alex io arrivavo da una storia con un medico che era sposato con figli e non me lo aveva detto… Di lui mi piace la maturità, che abbia la testa sulle spalle». Ergo: Simone ha 24 anni, una figlia piccola ma ha già vissuto una relazione con un uomo.

Che confusione, sarà perché ti amo

Dillingerianamente, non ci si capisce un tubo e sorprende che la vicenda passi sui media come acqua fresca, come se non ci fosse abbastanza confusione da chiedere aiuto a uno psicologo per capire non tanto se gli sposi siano o meno equilibrati, essendo maggiorenni e responsabili delle proprie azioni: quanto per fare delle ipotesi su che tipo di modello assorbirà una bambina coinvolta in dinamiche familiari che difficilmente potrà condividere coi coetanei.

Non omofobia, solo un po’ di buon senso

Il problema che a Dillinger ci poniamo non è se l’omosessualità sia una perversione. Ci sono esempi di coppie che hanno ispirato film come Il vizietto (1978), con Ugo Tognazzi e Michel Perrault, così come un duetto musicale che ha fatto la storia, Simon & Garfunkel. In entrambi i casi, la parola chiave è sobrietà. Ma Cecchi Paone e Antolini non paiono avere grandi battaglie culturali da perseguire, piuttosto la pruderie di trovarsi al centro dell’attenzione.

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