Home CRONACA L’ipocrisia del natale… in formato occidentale! Il carro a(r)mato spara cazzate!

L’ipocrisia del natale… in formato occidentale! Il carro a(r)mato spara cazzate!

Lorenzo Lunati è l’autore della controversa installazione del Babbo natale a bordo del carro a(r)mato in piazza XX Settembre a Modena. Lo stesso autore che nel 2021 aveva osato travestire un gigante Babbo Natale in tutù scatenando altrettante polemiche perché identificato da molti come un’icona arcobaleno. Ma la contestata opera di questo Natale scalda ancora di più gli animi degli spettatori in visita nella piazza modenese. L’autore però ci tiene a precisare il nome della sua opera che si chiama Carroamato perché “spara pace”, a noi sembra solo che spari cazzate più che altro… e per azionarlo a questo basta una monetina: senz’altro più economico delle guerre in circolazione!

GUARDA IL CARRO A(R)MATO NELLA PIAZZA DI MODENA

Il padre contestatore «Vergogna, sono morti settemila bambini»

In particolare, è diventato virale il video di un padre insieme al figlio che inveisce contro il carro armato natalizio. Per poi sputare direttamente contro l’opera di Lunati. «Per voi è una statua questa? Prendono in giro la gente!» mosso da un sentimento di ripudio nei confronti dell’istallazione, il padre contestatore esprime tutto il suo sdegno. E a chi lo esorta a calmarsi in virtù del fatto che è accompagnato dal figlio prosegue: “Sono morti settemila figli come mio figlio! Chi ha parlato nessuno di voi ha parlato. Vergogna!».

L’autore dell’opera Lunati: «E’ un messaggio di pace»

Lunati ormai avvezzo alle critiche sembra soddisfatto di essere riuscito, ancora una volta, a destabilizzare il pubblico e a far parlare della sua opera. E a chi prova a indagare le sue motivazioni artistiche risponde così: «è un messaggio di pace». Difficile per molti fantasticare dietro un simbolo che sprigiona solo sofferenza, infelicità e che offende tutti quei popoli che oggi vivono la guerra. Sicuramente esteticamente l’idea è d’impatto scenografico ma stona con il significato di pace amore che l’artista si dice intenzionato a voler richiamare.

Lunati il tuo carro armato spara solo cazzate!

Caro Lunati, non è di certo il tuo carro armato addobbato a festa che può ricordare la pace. A molti forse servirà a lavarsi la coscienza e senza dubbio riuscirà a far dimenticare tutti quei bambini a cui  Babbo Natale non porterà alcun dono. Anche se addobbato a festa il tuo carro armato resta sempre un archetipo di guerra. Un simbolo impresso nell’inconscio collettivo di tutti noi ed è controproducente pensare che la mente di un bambino debba interpretarlo benevolmente. Dai Lunati, non prenderci per il culo… avevi solo bisogno di questa nuova polemica per riaccendere quel faretto di luce su di te che scatta solo a Natale. Ha ragione quel padre a indignarsi tanto di fronte a un’opera che dimostra solo il nostro perbenismo e la nostra reale indifferenza. È un’installazione che l’unica cosa che può far intendere è che “un carro armato può essere bello se decorato a festa”. Ci sono simboli nell’immaginario collettivo che dovrebbero essere rimossi e non richiamati se non vogliamo che i figli crescano pensando che la guerra possa essere anche portatrice di gioia e spensieratezza… a meno che non si voglia crescere piccoli Putin, Biden o Netanyahu.

Alcuni cuori come luci Led si accendono solo a natale…

Il messaggio di Lunati è diseducativo a tutti gli effetti . I bambini non devono per nessun motivo fraintendere il significato della guerra. Non possiamo permettere che introiettino un simbolo bellico nel proprio inconscio associandolo alla magia del Natale. L’ opera in questione insulta tutti i popoli in guerra e rappresenta solo l’ennesimo simbolo di ipocrisia che pervade l’animo dell’essere umano in queste feste che accedono i nostri “cuori led”. E quel padre che mostra tutto il ripudio di fronte a questo scempio in formato natalizio oltre che dimostrarsi uomo è un esempio educativo per il figlio che presenzia alla scena. Quel padre insegna a tutti noi che il sentimento della pace non è racchiuso in un istallazione artistica. C’è più educazione nella sua rabbia che mette tutti noi davanti all’unico messaggio che la guerra porta con se: odio, non esiste amore nell’immagine di una carro armato. Non basta togliere la R al Carro a(r)Mato , un carro armato non sarà mai amato da tutti quei bambini che lo vivono e continueranno a riviverlo nei loro incubi.

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Monica De Luigi, esperta di comunicazione, curiosa, ricercatrice e critica. Muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo producendo arrangiando e interpretando dischi di musica pop, terminati gli studi a Londra, torna in Italia per lavorare come responsabile marketing nell'azienda di famiglia di real estate. E' appassionata di psicologia, astrologia, esoterismo e antroposofìa.