La maxi multa dell’antitrust imposta a Chiara Ferragni per pratica commerciale scorretta nella questione Balocco sembrerebbe aver sollevato il “velo di Maya” dal volto dell’influencer. Un noto professore di filosofia YouTuber ,Matteo Saudino, ha marchiato la vicenda Ferragni come “edonismo etico”, ovvero il piacere di essere considerati dagli altri “buoni”. Le sue società, TBS Crew s.r.l e Fenice S.r.l, avrebbero incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro. Tutto questo lasciando credere ai consumatori che, acquistando il pandoro, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino.
Una scelta manageriale presa molto male
Un fatto che anche i fans più fedeli all’imprenditrice definiscono senza alcun dubbio “vergognoso”. E ora alla Ferragni tocca per la prima volta far i conti con un danno della propria immagine immenso derivato da una scelta manageriale presa molto male. La Brand Reputation di Chiara è in queste ore messa sotto duro attacco dal “tribunale popolare” nazionale. Tanto che, la premier Meloni, ha pensato di strumentalizzare l’episodio dei pandori includendolo tra i Bullet point di un suo discorso in previsione, forse, dell’elezioni europee. Ma basterà questa vicenda a decretare la fine del suo enorme successo? Sicuramente questo è quello che milioni di italiani forse si augurano per un felice Natale senza i reel svilenti dei coniugi Ferragnez.
Chi consiglia Chiara dopo la rottura professionale con Riccardo Pozzoli ?
Ma c’è un ma… perché quando si parla di società e non di persone fisiche il vero complice se non del tutto colpevole, dopo Chiara, è chi mette la firma dietro certe iniziative… chi è allora la mente dietro le società di Chiara Ferragni? Dopo che l’ex fidanzato Riccardo Pozzoli (definito da IO DONNA “l’uomo che ha creato Chiara Ferragni”) aveva annunciato la sua rottura professionale nel 2018 dai cda delle società di Chiara, ora Chi ha preso il posto d’onore? Chi manda avanti la “baracca” di Chiara mentre lei gira per gli hotel di lusso di tutto il mondo? E a chi delega Chiara di decidere al posto suo mentre è impegnata a farsi le sue mille stories? A tutti quelli che credono che Chiara sia un essere dalle capacità onniscienti, mi spiace deludervi ma non è così. La Ferragni fa parte del genere umano e questo comporta il fatto di aver bisogno, anche lei, di circondarsi di persone che ne sappiano molto più di lei per procedere al meglio nel suo giro d’affari… ma sta volta qualcosa è andato storto…
Fabio Maria Damato il “grillo parlante” di Chiara Ferragni
Un nome c’è, Fabio Maria Damato , e ne avevamo già parlato in un articolo che riguardava gli aiuti statali che le società di Chiara hanno incassato per un totale di 1,67 milioni di euro. E chi è costui, a cui Chiara sembrerebbe riporre in mano la sua completa fiducia? Fabio Maria Damato lavora con Chiara dal 2017, oggi ricopre il ruolo di general manager sia per TBS che per Chiara Ferragni Collection. Damato è apparso nella serie tv The ferragnez, ed è stato definito da Chiara come “il suo braccio destro e sinistro”. In occasione della conduzione di Chiara al festival di Sanremo, Damato sembrerebbe aver assunto anche il ruolo di stylist per la scelta di tutti i look. Insomma, Chiara, come una regina, non riesce a fare a meno di questa figura di “consigliere”. E forse come Pinocchio, per crescere non riesce a fare a meno del suo grillo parlante…
Il profilo Instagram di Damato
Guardando il profilo Instagram di questo personaggio si può facilmente ricavarne una prima impressione… Un ragazzo molto attento allo stile e alla vita edonistica e sicuramente un’icona sexy per tutto il popolo dei diritti lgbt. Saltano all’occhio nel suo profilo le svariate pose seduttive a petto nudo che mostrano un addome che sembrerebbe, a volte, lievemente “fotoshoppato” in diversi scatti. Ma di foto che descrivono il suo successo professionale nel suo profilo c’è veramente ben poco. La sua griglia di post sembrerebbe molto più vertere sulla promozione dei suoi bicipiti e dei suoi adominali scolpiti piuttosto che sulla sua professionalità. De gustibus ci mancherebbe ma si potrebbe avere la sensazione di trovarsi su una pagina di un profilo che tenta di promuovere la sua fisicità a discapito della sua indiscussa professionalità. Sicuramente risulta evidente una cosa, ed è il percorso evolutivo che dal 2017 hanno fatto i suoi muscoli! Complimenti! Chissà, però se Fabio come ha fatto in passato per ilsole24ore, dove annunciava fiero i bilanci in crescita delle società, si prenderà anche l’onore, stavolta, di rilasciare qualche dichiarazione in merito a tutta questa vicenda… magari assumendosene (da buon amico) tutta la colpa…
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