Elisabetta Canalis porta avanti la battaglia contro il “pensiero unico” tra spot e politica. Hopkins fa riemergere un argomento che non ha età, e la Canalis non perde l’occasione nei commenti per riaprire il dibattito appoggiando la tesi dell’attore Hollywoodiano.
Torniamo al 2021
“Penso che la direzione che stiamo prendendo è quella del dovere esprimere un pensiero a senso unico, censurando e censurandoci per il terrore di essere bollati come misogini, omofobi o razzisti. L’Italia è un Paese libero e così dovrebbe rimanere”. Questo il pensiero di Elisabetta Canalis nel lontano 2021. Un messaggio lanciato nel lontano 2021, quando ancora venivano definite “parole coraggiose”.
Un pensiero giusto, moderno, quasi rivoluzionario, ed ha del positivo perché la Canalis ha ciò che gli intellettuali veri oggi non hanno: i numeri. Ma questo nasconde anche un male, se ci domandiamo: come mai nessuno conosce o segue i veri intellettuali?
Hopkins, una manna dal cielo
Hopkins, attore e regista britannico (Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, per intenderci) prende una posizione che resuscita l’anima della povera intellettuale incompresa Elisabetta Canalis: “Viviamo nella cultura del nuovo fascismo, della cancel culture. Non c’è più libertà di parola”. E ancora: “Se dici qualcosa, sei cancellato. Le persone vivono nella paura. E questo richiama alla Germania nazista, ricorda l’Unione Sovietica e Stalin, il maccartismo americano. La dittatura del pensiero ‘giusto’ è terribile”. Un pensiero da applausi, seppur raro, poiché ormai le celebrità di Hollywood si allineano sempre di più alla corrente del politicamente corretto.
Alla Canalis piace essere pignola
Un semplice like, un breve commento, sono sufficienti per mostrare l’appoggio nei confronti di un pensiero altrui. Non nel caso di Elisabetta Canalis, che ha voluto argomentare maggiormente le parole del grande attore inglese. Anthony ed Elisabetta, uniti nella lotta!